Come gioca Rudi Garcia? Modulo e formazione: l’analisi tattica

Il Napoli, dopo la vittoria dello scudetto, ha deciso di cambiare allenatore scegliendo Rudi Garcia; ecco come gioca il tecnico francese.

Dopo più di trent’anni, il Napoli è tornato a vincere lo scudetto; un successo ampiamente meritato considerando il dominio avuto dai partenopei dalla prima all’ultima giornata. La filosofia dei ragazzi di Spalletti è sempre stata quella di fare la partita, indipendentemente dall’avversario.

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Rudi Garcia (LaPresse)

Una squadra bella da vedere e capace di incantare sia in Italia sia a livello europeo soprattutto nella partita di Champions contro il Liverpool dove il Napoli ha fatto capire di avere le potenzialità per mettere in difficoltà gli avversari.

La vittoria dello scudetto sarà celebrata per diversi anni e il popolo partenopeo non dimenticherà mai gli eroi capaci di regalare una gioia immensa come l’aver vinto il campionato. Ora l’obiettivo è tanto semplice quanto complesso: aprire un ciclo e confermarsi sul tetto d’Italia.

Vincere in Serie A non è semplice e lo è anche meno confermarsi soprattutto dopo quanto successo a livello di guida tecnica; il Napoli, infatti, ha dovuto cambiare allenatore per via dell’addio di Spalletti, uno dei principali artefici dello scudetto. Al suo posto è arrivato Rudi Garcia.

Il tecnico torna in Italia dopo l’esperienza vissuta sulla panchina della Roma; molta più esperienza per l’allenatore pronto a vivere una sfida decisamente complicata, confermare il Napoli sul tetto d’Italia e portarlo il più lontano possibile a livello europeo.

Modulo Rudi Garcia

Il modulo di Rudi Garcia è il 4-3-3, un vestito che il Napoli conosce alla perfezione avendoci vinto lo scudetto. Ricordando l’esperienza a Roma dell’allenatore, in questo sistema di gioco è importante avere un terzino in grado di fornire una spinta costante a tal punto da diventare un attaccante aggiunto alla manovra offensiva.

Importanti anche i due centrali a cui sarà chiesto di tenere la linea alta; servirà coraggio nell’andare a prendere gli attaccanti avversari nel tentativo di recuperare immediatamente la sfera in modo da trasformare l’azione da difensiva in offensiva.

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Rudi Garcia (LaPresse)

A centrocampo serve un metronomo capace di dare equilibrio a tutta la squadra e fare da collante tra la fase difensiva e quella offensiva; le mezzali, ruolo ormai fondamentale nel calcio odierno, devono dare dinamismo alla squadra e garantire un numero importante a livello di gol e assist.

Nel sistema di gioco di Rudi Garcia, le mezzali devono accompagnare la fase di gioco ed essere pronti, con i tempi di inserimento, a rappresentare una soluzione offensiva in più per la squadra.

Passiamo a livello offensivo dove le ali avranno il compito di attaccare lo spazio, giocare con la prima punta e cercare sia l’assist sia la soluzione personale nel corso degli ultimi venticinque metri. Sotto la guida di Rudi Garcia, gli esterni offensivi dovranno avere numeri importanti dal punto di vista di gol e assist.

E’, ovviamente, importante anche la prima punta; Osimhen deve, per forza di cose, difendere palla, aprire il gioco sugli esterni e soprattutto finalizzare il gioco dei propri compagni.

Modulo preferito Rudi Garcia

Il 4-3-3 che Rudi Garcia userà al Napoli è lo stesso sistema di gioco preferito dal tecnico; un modulo con una spiccata caratura offensiva e che deve portare la squadra partenopea a dominare l’avversaria dalla prima all’ultima giornata indipendentemente dalla squadra da affrontare.

Formazione Napoli di Rudi Garcia

Andiamo, ora, a vedere la probabile formazione del Napoli di Rudi Garcia. I partenopei, molto probabilmente, scenderanno in campo con un 4-3-3 composto da Meret; Di Lorenzo, Rrhamani, Jesus, Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia.

Una formazione che, inevitabilmente, rischia di subire dei cambiamenti importanti considerando un mercato pronto a migliorare l’undici a disposizione di Rudi Garcia.

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