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Come gioca Carlo Ancelotti? Modulo preferito, formazioni e tattiche segrete

Carlo Ancelotti è uno degli allenatori più forti in circolazione; andiamo a vedere come il tecnico del Real Madrid mette la squadra in campo.

Tra gli allenatori più forti che ci siano a livello internazionale troviamo, senza ombra di dubbio, Carlo Ancelotti; l’allenatore ha vinto praticamente tutto ed è ha scritto pagine indelebili nella storia di uno degli sport più seguiti che ci siano al mondo.

ancelotti
Ancelotti (LaPresse)

La prossima stagione sarà la sua ultima sulla panchina del Real Madrid; per il tecnico, infatti, la possibilità di allenare il Brasile. La nazionale ha scelto Ancelotti per iniziare un nuovo percorso e cercare di vincere il prossimo Mondiale visto quanto successo in Qatar dove Neymar e compagni non sono riusciti a rispettare le attese.

L’anno scorso il Real Madrid ha faticato, e non poco, a disputare una stagione di alti livelli; in campionato, i ragazzi di Ancelotti non sono mai stati in corsa per la Liga e in Champions League sono stati dominati dal Manchester City in una semifinale che gli uomini di Guardiola hanno assolutamente meritato di vincere.

Per la prossima stagione, l’ultima sulla panchina del Real Madrid, l’obiettivo sarà quello di chiudere in grande; il tecnico vuole tornare a dominare il campionato spagnolo ed essere grande protagonista in Champions League.

Modulo Carlo Ancelotti Real Madrid

A livello di sistema di gioco, Carlo Ancelotti gioca con il 4-3-3. Un modulo con delle caratteristiche molto particolari ma in grado di portare soddisfazioni importanti se messo in pratica nel migliore dei modi.

Da un punto di vista difensivo, il tecnico ha bisogno di una coppia di centrali che possa completarsi nel migliore dei modi: uno più aggressivo, più fisico e uno più tecnico, in grado di far partire l’azione con qualità senza dover necessariamente ricorrere al lancio lungo.

Per quanto concerne gli esterni, invece, ne servono due che sappiamo svolgere entrambe le fasi di gioco; i due terzini, infatti, devono riuscire a rappresentare soluzioni importanti dal punto di vista offensivo.

A centrocampo è necessario quell’elemento che sappia gestire tempi e ritmi di gioco; al Milan il giocatore in questione era Pirlo, al Real Madrid invece Ancelotti può contare su Modric. Il regista deve essere in grado di dare equilibrio alla squadra e rappresentare un porto sicuro nei momenti di grande difficoltà.

Sulle mezzali, invece, spazio a qualità, corsa, dinamismo e capacità di inserirsi nell’area di rigore avversaria con il compito di portare bonus importanti a livello di gol e assist. Da questo punto di vista, Bellingham è il giocatore perfetto per aumentare le qualità del centrocampo a disposizione di Ancelotti.

In attacco inutile negare come Benzema sia stato un punto di riferimento decisamente importante per il Real Madrid; giocatore abile tecnicamente, nel gioco aereo e estremamente letale all’interno dell’area di rigore.

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Vinicius (LaPresse)

Passiamo, ora, al discorso legato agli esterni offensivi; tra questi il migliore è, senza ombra di dubbio, Vinicius. Abile nell’uno contro uno, forte nel saltare l’uomo, è diventato uno dei giocatori più importanti del Real Madrid e Ancelotti non può fare a meno della sua qualità.

Modulo preferito Carlo Ancelotti

Il 4-3-3, oltre ad essere il sistema di gioco utilizzato da Carlo Ancelotti, è anche il modulo preferito dal tecnico che ha sempre fatto le sue più grandi fortune grazie a questo sistema di gioco.

Non solo il 4-3-3; Ancelotti usa anche il 4-2-3-1 che potremmo definirlo come l’altra faccia della medaglia del 4-3-3. Due sistemi di gioco che il tecnico ha usato, fin da sempre, nella sua carriera.

Formazione Real Madrid di Carlo Ancelotti

Andiamo, ora, a vedere la formazione utilizzata da Carlo Ancelotti per il suo Real Madrid. Si tratta di un 4-3-3 con Courtois; Camavinga, Rudiger, Alaba, Odriozola; Kroos, Modric, Bellingham; Vinicius, Rodrygo, Valverde.

Un undici titolare che ha bisogno di qualche innesto specialmente in attacco dove serve il grande colpo per non rimpiangere l’addio di Benzema.

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