Come gioca Luciano Spalletti? Modulo preferito e tattiche dell’allenatore

Luciano Spalletti, dopo la vittoria dello scudetto, ha deciso di lasciare il Napoli; andiamo a vedere come giocava l’ex tecnico partenopeo.

Un tecnico che, nella sua storia, è riuscito a cambiare il gioco del calcio e soprattutto si è sempre aggiornato per restare al passo con i tempi. Questa è sempre stata una delle caratteristiche più importanti di Luciano Spalletti, allenatore bravissimo e con la capacità di portare grandi risultati alle proprie squadre.

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Spalletti (LaPresse)

E’ chiaro come l’impresa più grande si stata lo scudetto vinto con il Napoli; i partenopei, grazie alla mano di Luciano Spalletti, sono riusciti a dominare il massimo campionato italiano con una filosofia di gioco quotata all’attacco e con la voglia di fare, sempre, la partita indipendentemente dall’avversario.

Da un punto di vista tattico, le squadre di Spalletti sono assolutamente riconoscibili: pressing alto, capacità di attaccare lo spazio, ricerca della profondità e la voglia di giocare palla a terra per far correre l’avversario e avere, sempre e comunque, il possesso della sfera.

Le qualità delle squadre di Spalletti si erano viste già quando il tecnico era sulla panchina della Roma; specialmente nella prima esperienza in giallorosso, l’allenatore ha portato un gioco di altissima qualità con la squadra capitolina abile nel non dare punti di riferimento e con la capacità di mandare in porta più di un singolo giocatore.

Modulo Luciano Spalletti al Napoli

A livello di sistema di gioco, Spalletti ne ha sempre usati due: il 4-2-3-1 e il 4-3-3 anche se è l’ultimo quello utilizzato dal tecnico a Napoli e che ha permesso ai partenopei di vincere lo scudetto dopo oltre trent’anni.

Un modulo che ha delle caratteristiche ben precise e dove tutti, a partire, dai difensori devono svolgere dei compiti ben precisi. Nel 4-3-3 dei partenopei, la difesa è una sorta di tre più uno; tre centrali che si occupano della fase difensiva (con i centrali molto alti per provare a recuperare palla il prima possibile) e un terzino con capacità di spinta e che aiuta la squadra in fase di costruzione e dal punto di vista offensivo.

I tre centrocampisti hanno il compito di alternarsi continuamente per non dare punti di riferimento agli avversari. In mezzo al campo, Spalletti ama avere un giocatore che possa fare il regista e dare equilibrio alla squadra più due mezzali di corsa, dinamismo e soprattutto inserimento.

Nella Roma di Spalletti, ad esempio, è impossibile dimenticare Perrotta, incursore in grado di mettere in grande difficoltà la difesa avversaria con i suoi perfetti tempi di inserimento. Giocatore con queste caratteristiche sono perfetti per il sistema di gioco di Spalletti che, come detto, ama avere più di un elemento che possa arrivare alla conclusione.

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Zielinski (LaPresse)

Il tecnico ha sempre avuto attaccanti di ottimo rendimento: Totti lo ha fatto diventare un centravanti letale per gli avversari, Dzeko ha vissuto (a Roma) il suo miglior anno dal punto di vista realizzativo e Osimhen è diventato un vero e proprio leader dei partenopei trascinando la squadra verso la conquista dello scudetto. Il centravanti di Spalletti deve lavorare con i compagni e sfruttare il lavoro degli esterni.

Proprio gli esterni hanno il compito di creare la superiorità numerica per andare a mettere in difficoltà gli avversari e avere delle soluzioni in più negli ultimi venticinque metri. Il 4-3-3 di Spalletti è un sistema di gioco dove tutti hanno un compito ben preciso.

Modulo preferito Luciano Spalletti

4-2-3-1 o 4-3-3; questi i due moduli preferiti da Luciano Spalletti. Possiamo definire i due sistemi di gioco come le due facce della stessa medaglia.

In base al movimento dei giocatori in campo, le squadre del tecnico possono cambiare modulo a seconda del momento della partita e dell’avversario.

Formazione Luciano Spalletti

Come sappiamo, Luciano Spalletti non è più l’allenatore del Napoli; il tecnico, quando era sulla panchina dei partenopei, ha utilizzato il 4-3-3. Una formazione composta da Meret; Rui, Kim, Rrhamani, Di Lorenzo; Zielinski, Lobotka, Anguissa; Kvaratskhelia, Osimhen, Lozano.

Nella prossima stagione il tecnico sarà a guardare i vari campionati in attesa di capire quale potrà essere la sua nuova avventura; non sono poche le squadre che avrebbero bisogno di un tecnico come Luciano Spalletti. L’allenatore, con il suo sistema di gioco, è in grado di regalare diverse soddisfazioni a numerose squadre. Non ci resta che aspettare per capire quale potrà essere il suo futuro.

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