Una stagione di altissimo livello quella giocata dal Monza di Palladino; il club, neopromosso in Serie A, ha vissuto un gran campionato.
Nella scorsa stagione una delle squadre neopromosse, il Monza, ha vissuto un campionato di alti e bassi; pessimo inizio del club che ha faticato, e non poco, a dover superare le difficoltà del salto di categoria.
Giocare la Serie A è un mondo completamente diverso rispetto al campionato cadetto e anche un club come il Monza, salito con grandi ambizioni e dopo un mercato importante, ha dovuto fare i conti con le fatiche del massimo campionato italiano.
L’arrivo di Palladino è stata la vera svolta della stagione del club neopromosso; il Monza, infatti, ha cambiato completamente rendimento grazie ad un tecnico che è stato capace di sfruttare al meglio le caratteristiche degli uomini a disposizione.
Con lui il club ha iniziato una risalita importante e ad un certo punto della stagione si pensava che potesse anche lottare per un posto europeo; qualificarsi per un posto internazionale sarebbe stato effettivamente troppo grande per il Monza che, però, ha un progetto decisamente ambizioso.
La prossima stagione l’obiettivo del Monza è quello si di salvarsi ma il club ragiona in grande e vuole vivere un campionato da grande protagonista; con un tecnico come Palladino e una squadra che ha, ormai, assimilato la sua filosofia si può anche puntare ad obiettivi importanti.
Il 3-4-2-1 è il sistema di gioco scelto da Palladino per il suo Monza; un sistema di gioco con dei meccanismi ben precisi e la capacità, se interpretato nel migliore dei modi, di essere decisamente pericoloso per le difese avversarie.
La difesa a tre ha dei compiti precisi; il centrale deve guidare i due braccetti che, a loro volta, si devono allargare o stringere a seconda di come si sta sviluppando la partita e, soprattutto, del tipo di avversario che si sta affrontando. E’ chiaro come, in un sistema di gioco del genere, gli esterni sia fondamentali; nel 3-4-2-1 i quinti hanno dei compiti ben precisi e il primo o quello di svolgere entrambe le fasi di gioco.
Abbassarsi in fase di non possesso e alzarsi quando la squadra sta attaccando; ai due esterni viene chiesto uno sforzo notevole dal punto di vista fisico. Nella scorsa stagione, Ciurria e Carlos Augusto hanno fornito un contributo determinante dal punto di vista realizzativo, in termini di gol e assist.
Tanta qualità anche in mezzo al campo dove Sensi, problemi fisici permettendo, rappresenta l’elemento in grado di gestire tempi e ritmi di gioco e dare il giusto equilibrio alla squadra; al suo fianco abbiamo Pessina che, invece, aiuta costantemente la fase offensiva con i suoi inserimenti e la capacità di presentarsi all’interno dell’area di rigore con una frequenza decisamente importante.
Sulla trequarti troviamo Dany Mota e Caprari, due giocatori estrosi che devono (assolutamente) iniziare le azioni offensive della squadra ed innescare le qualità della prima punta. Il primo, Dany Mota, si muove su tutto il fronte offensivo mentre il secondo negli ultimi venticinque metri sa come mettere in difficoltà la difesa avversaria tra gol e assist.
Nel sistema di gioco di Palladino, due come loro sono elementi fondamentali per il club. La prima punta, Petagna, è il giocatore perfetto per il modulo del Monza. Abile fisicamente, molto bravo nel far salire la squadra e nel giocare con i compagni, all’interno dell’area di rigore sa farsi rispettare. Non è un centravanti da venti gol a stagione ma, per il Monza, è un giocatore con una grande importanza.
Il 3-4-2-1, dunque, è il modulo che ha permesso a Palladino di imporsi nel massimo campionato italiano ed avere anche diversi club importanti interessati al suo operato. Per la sua crescita, però, la permanenza al Monza è fondamentale e la prossima stagione sarà quella della definitiva consacrazione.
Il Monza di Palladino scende in campo, come detto, con un 3-4-2-1. Di Gregorio; Caldirola, Pablo Mari, Izzo; Carlos Augusto, Pessina, Sensi, Ciurria; Dany Mota, Caprari; Petagna. Una formazione che ha bisogno di qualche innesto visto il ritorno, alla Juventus, di Rovella e la probabile partenza di Carlos Augusto.
Rinforzi, dunque, mirati per permettere a Palladino di avere una rosa in grado di levarsi importanti soddisfazioni anche nella prossima stagione; la lotta per un posto in Conference non è poi così impossibile.
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