Il Milan, nell’ultima stagione, ha raggiunto la semifinale di Champions League; cerchiamo di capire i segreti dei ragazzi di Stefano Pioli.
Un campionato, quello scorso, in cui i rossoneri non hanno mantenuto le aspettative; i ragazzi di Stefano Pioli, infatti, sono usciti dalla lotta scudetto già a febbraio dopo un mese decisamente negativo con una serie di risultati che nessuno si sarebbe aspettato.
E’ andato sicuramente meglio il cammino nelle coppe anche se in semifinale di Champions League non è mai esistita partita con l’Inter a dominare il Milan nel corso dei centottanta minuti. Difficile, nel complesso, considerare positiva la scorsa stagione dei rossoneri considerando anche il DNA del club.
Il Milan deve provare ad arrivare in fondo ad ogni competizione specialmente in campionato; l’obiettivo, per la prossima stagione, è proprio quello di tornare a competere per la Serie A. Missione non semplice ma Stefano Pioli, con i rinforzi giusti, pensa di poter vivere una stagione da grande protagonista con i suoi ragazzi.
La cessione di Tonali è stata dolorosa per l’ambiente e per la squadra perché toglie un giocatore fondamentale e con una qualità tecnica immensa; i soldi arrivati dal Newcastle, però, devono aiutare la squadra a rinforzarsi per essere (ai nastri di partenza della prossima stagione) tra le principali candidate allo scudetto.
Modulo Stefano Pioli
Ma come gioca il Milan di Stefano Pioli? I rossoneri, tranne una piccola parentesi con la difesa a tre (usata per porre fine alle difficoltà del momento), scendono in campo esclusivamente con il 4-2-3-1. La prima costruzione passa dal portiere con Maignan che non deve, per forza di cose, ricorrere al lancio lungo ma ha il compito di provare a far partire l’azione dal basso.
Inutile starci a girare troppo intorno; nel 4-2-3-1 di Stefano Pioli, a livello difensivo, assume una grandissima importanza Theo Hernandez ma è normale che sia così. Il terzino francese rappresenta una soluzione offensiva in più per la sua capacità di progressione palla al piede e per la frequenza con cui arriva in area di rigore avversaria. Impossibile dimenticare il gol contro l’Atalanta quando è partito dalla sua metà campo.
Per quanto riguarda i centrali, invece, hanno il compito di essere aggressivi al punto giusto nel tentativo di cercare di recuperare palla il prima possibile in modo da trasformare l’azione da difensiva in offensiva.
E’ chiaro che a centrocampo la cessione di Tonali, come detto, ha un peso specifico importante; parliamo, infatti, di un giocatore che gestiva i tempi e i ritmi di gioco e riusciva a rendere fluida la manovra del Milan. A questo bisogna aggiungere la sua capacità negli inserimenti che, specie nell’anno dello scudetto, hanno portato gol importantissimi.
Nei due davanti la difesa è determinante anche Bennacer perché garantisce equilibrio e aiuta la il reparto arretrato; la sua aggressività e il suo recupero palla diventano fondamentali per ribaltare velocemente l’azione.
Sulla trequarti troviamo tre elementi e il più pericoloso è, senza nessun dubbio, Leao; il talento portoghese è essenziale per il Milan, con lui in campo i rossoneri hanno molte più chance di vincere la partita. Giocatore straordinario, abile nell’uno contro uno, devastante in campo aperto e con una media realizzativa da grandissimo giocatore. Le fortune del Milan, passano, inevitabilmente da Leao.
Diverso il discorso per gli altri due uomini della trequarti, posizioni in cui il Milan deve migliorare e, da questo punto di vista, il mercato può dare una grossa mano (Pulisic). Chiudiamo con la prima punta: Giroud è l’uomo perfetto per il sistema di gioco di Pioli. Attaccante abile nel far salire la squadra, nel giocare con i compagni e nell’essere decisivo nei momenti importanti.
Modulo preferito Stefano Pioli
Abbiamo, dunque, visto le caratteristiche del 4-2-3-1 di Pioli; questo sistema di gioco, insieme al 4-3-3, sono i due moduli preferiti dal tecnico rossonero.
Come detto, in un periodo della scorsa stagione, è passato alla difesa a tre nel tentativo di porre fine alle difficoltà che la propria squadra stava attraversando. Esperimento da non ripetere perché questo Milan, per esprimere al meglio le proprie caratteristiche, deve giocare 4-2-3-1.
Formazione Milan Stefano Pioli
Tonali è stato ceduto, Brahim Diaz è tornato al Real Madrid, è arrivato Loftus-Cheek e da qui a fine mercato il Milan sarà ancora grande protagonista. Al momento, nel 4-2-3-1 di Pioli, troviamo: Maignan; Calabria, Tomori, Thiaw, Theo Hernandez; Bennacer, Loftus-Cheek; Saelemaekers, De Ketelaere, Leao; Giroud.
Il mercato, però, è ancora lungo e il Milan vuole regalare altri innesti a Pioli per poter essere competitivo, a tutti i livelli, nella scorsa stagione.