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Come gioca Alessio Dionisi? Modulo preferito e analisi tattica

Non è stato un campionato indimenticabile per il Sassuolo; andiamo a vedere come gioca la squadra di Alessio Dionisi.

Due punti nelle ultime cinque partite fotografano, alla perfezione, il campionato del Sassuolo; il club neroverde ha disputato una stagione difficile. Ci si aspettava molto di più da una squadra con un buonissimo potenziale e un tecnico, Dionisi, molto bravo nel far giocare le proprie squadre.

dionisi
Dionisi (LaPresse)

Quello che è mancato al Sassuolo è stato un rendimento continuo; troppi alti e bassi all’interno della stagione di Berardi e compagni a chiudere il campionato al tredicesimo posto. La salvezza non è mai stata in pericolo e restare in Serie A è sempre un traguardo da festeggiare perché garantisce continuità all’interno del massimo campionato italiano.

Da una squadra come il Sassuolo, con un tasso tecnico, importante ci si aspettava qualcosa in più; nessuno chiedeva alla squadra di lottare per un posto in Conference League ma i ragazzi di Dionisi avrebbero potuto fare, senza troppi problemi, il campionato del Bologna che avrebbe dato un senso completamente diverso alla stagione del club neroverde.

L’obiettivo, per la prossima stagione, è proprio quello di trovare maggiore continuità di rendimento soprattutto fuori casa dove sono arrivate solamente quattro vittorie con cinque pareggi e dieci sconfitte. Il Sassuolo ha le qualità per essere protagonista nel prossimo campionato e puntare ad un piazzamento migliore rispetto a quello ottenuto nella scorsa stagione.

Modulo Alessio Dionisi Sassuolo

Il sistema di gioco scelto da Dionisi è il 4-3-3; un modulo che, nell’idee del tecnico, deve portare i suoi ragazzi a fare la partita indipendentemente dall’avversario. Ovviamente questo comporta dei rischi quando si va a giocare contro squadre di prima fascia ma il Sassuolo ha dimostrato di avere le possibilità per mettere in difficoltà chiunque; nella scorsa stagione, ad esempio, sono arrivati risultati importanti (contro Roma, Milan e Juventus) ma, come detto, è mancata la giusta continuità di rendimento.

I quattro difensori hanno dei compiti ben precisi; i due centrali devono occuparsi di guidare il reparto e gestire la linea in tutte le situazioni che si presentano all’interno della partita. Diverso, invece, il discorso relativo agli esterni; dei due terzini, infatti, uno ha il compito di accompagnare l’azione mentre l’altro resta più basso. Nel corso del match i terzini si abbassano e alzano alternativamente offrendo una soluzione importante a livello offensivo.

Nel 4-3-3 di Dionisi svolgono un ruolo assolutamente fondamentale le due mezzali; il loro compito è quello di attaccare costantemente lo spazio tra l’esterno offensivo e il difensore avversario. Compito che è sempre stato svolto alla perfezione da Frattesi; la partenza del centrocampista, direzione Inter, è un colpo decisamente duro da digerire per una squadra che dovrà trovare le giuste risorse per sopperire all’assenza del classe 1999.

Abbiamo parlato delle mezzali; è chiaro come sia fondamentale anche il regista. Giocatore che deve gestire tempi e ritmi di gioco, dare equilibrio alla squadra e fare da collante tra la fase difensiva e quella offensiva. Più in generale possiamo dire come i tre centrocampisti, nel sistema di gioco di Dionisi, debbano lavorare molto.

Il lavoro svolto dai centrocampisti serve per dare maggiore libertà agli attaccanti, in particolar modo gli esterni; da una parte Berardi, dall’altra Lauriente hanno il compito di andare a creare le azioni offensive della squadra. Giocatori molto diversi ma assolutamente complementari; decisamente più tecnico l’azzurro che è diventato, in questi anni, un vero e proprio leader del club neroverde.

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Berardi (LaPresse)

Dotato di grande velocità, invece, Lauriente che può spaccare la partita da un momento all’altro ed è assolutamente letale in campo aperto. Completa il reparto offensivo Pinamonti; nell’ultima stagione l’attaccante ha faticato dal punto di vista realizzativo ma ha svolto un lavoro fondamentale. Abile nel proteggere palla, nel far salire la squadra, giocare con i compagni e nell’attaccare costantemente la profondità.

Modulo preferito Alessio Dionisi

Il 4-3-3 di Dionisi non è solo il modulo utilizzato dal tecnico per allenare il Sassuolo ma anche il suo sistema di gioco preferito. La voglia del tecnico è quella di portare una precisa filosofia di gioco, far sì che la sua squadra riesca a dominare la partita dal primo all’ultimo minuto.

Un sistema con dei meccanismi ben precisi però non è semplice andare a portare sul campo le idee del tecnico.

Formazione Sassuolo di Alessio Dionisi

Concludiamo con la formazione scelta da Dionisi per mettere in campo il suo Sassuolo. Il 4-3-3 è composto da Consigli; Toljan, Erlic, Ruan, Rogerio; Frattesi, Lopez, Henrique; Berardi, Defrel, Bajrami.

Un undici che ha bisogno di nuovi innesti considerando soprattutto la cessione di Frattesi che obbliga la società a trovare un giocatore in grado di andare a completare la rosa a disposizione del tecnico. Dionisi, la prossima stagione, vuole vivere un campionato da protagonista.

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