Milan, il giocatore apre all’addio e può partire anche in prestito: “Voglio solo giocare”
“Non voglio rivivere un anno così. Voglio solo giocare di più, preferibilmente al Bayern Monaco, altrimenti in un club dove gioco al 100%”. A parlare è Ryan Gravenberch, centrocampista olandese approdato in Baviera la scorsa estate.
Il classe 2002, ritenuto uno dei prospetti più interessanti del calcio oranje, è stato acquistato dall’Ajax sostanzialmente un anno fa, ma alla luce di quella che è stata la sua prima stagione in Baviera, Gravenberch non si è detto soddisfatto. Il giocatore ha parlato a ‘Kicker’ e ha sottolineato le proprie volontà. In una stagione che si è conclusa con la vittoria della Bundesliga arrivata all’ultimo respiro, Gravenberch ha sì collezionato 33 presenze, di cui 24 in campionato ma di queste molte sono spezzoni di gare, tanto è vero che i minuti totali in Bundesliga sono stati solo 554.
Milan, Gravenberch può partire in prestito: “Mai più un anno come questo”
Ecco quindi che il giocatore ha espresso la volontà di giocare di più: “Voglio solo giocare di più, preferibilmente al Bayern Monaco, altrimenti in un club dove gioco al 100%. Perché non voglio vivere di nuovo un anno come questo”.
Parole chiare, che avrebbero anche fatto breccia tra i dirigenti del Bayern. Il club tedesco avrebbe infatti aperto al prestito del giocatore. Un segnale importante in modo particolare per le italiane. Juventus, ma soprattutto Milan sono state accostate all’ex Ajax. Da sottolineare come il Milan, dopo gli addii di Donnarumma e Romagnoli, sia riuscito a ricucire bene i rapporti con il Team Raiola. L’agenzia che cura gli interessi dell’olandese è la stessa che cura quelli di Ismael Bennacer, che ha recentemente rinnovato il contratto con i rossoneri. La notizia di apertura al prestito certamente alletta il Milan, a caccia di rinforzi in mediana, con Reijnders che resta sempre il nome maggiormente seguito. Nel frattempo oltre al giocatore dell’Az e a Gravenberch, c’è anche un terzo olandese nella lista rossonera: si tratta di Arnaut Danjuma.