Lotito dribbla Immobile e avverte Sarri: “I giocatori li scelgo io”

Claudio Lotito a 360 gradi sulla Lazio e il mercato: il messaggio al tecnico Sarri sulle strategie del club biancoceleste

Claudio Lotito a tutto campo: dall’addio di Milinkovic-Savic dopo otto stagioni, al pressing dei ricchissimi club sauditi per capitan Immobile.

Lazio, Lotito su Sarri e Immobile
Claudio Lotito (LaPresse) – Calciomercato.it

Il presidente della Lazio in primis spiega il rapporto con Sarri e le prossime mosse di mercato dopo l’addio del ‘Sergente’ serbo: “Ho le idee chiare, al tecnico ho chiesto di indicarmi non dei nomi, ma delle posizioni da coprire, le sue esigenze tecnico-tattiche. I giocatori li scelgo io – le parole di Lotito al ‘Corriere dello Sport’ – A Formello c’è un intero settore che si occupa dello scouting con otto postazioni dedicate. Castellanos è arrivato, l’ho pagato un botto. Ora Maurizio mi chiede un vertice basso, un difensore, non necessariamente un terzino sinistro, un esterno e una mezzala. I nomi li ho tutti in testa. Mi fai saltare le trattative, alzare il prezzo”. Dribbling su Immobile e le tentazioni dell’Arabia Saudita per il bomber biancoceleste: “Non mi ha detto nulla nessuno”.

Lazio, Lotito torna su Milinkovic: “Mi ha fatto una confessione”

Lotito prosegue tornano sull’addio di Milinkovic-Savic: “Gli avevo offerto il rinnovo a una cifra blu. È arrivato il suo procuratore e m’ha detto che l’Arabia garantiva 20 milioni l’anno, 18 netti già tassati. Il giocatore m’ha confessato che cercava qualcosa di nuovo. Quando mi hanno spiegato che c’erano 15 milioni per la Lazio ho risposto che 15 o zero per me era lo stesso e che gli avrei fatto fare tanti giri di campo a Formello. Quindici sono diventati venti, poi trenta, infine quaranta. Al calcio italiano non mancano i giocatori, ma i presidenti. Manca la competenza al vertice”.

Milinkovic all'Al-Hilal, Lotito conferma tutto
Lotito e Milinkovic (LaPresse) – calciomercato.it

Infine, sull’addio del Ds Tare: “Mica l’ho mollato, è andato via lui e mi è dispiaciuto sul piano personale, umano. Diciotto anni insieme, un grande amico e un uomo d’azienda. Un giorno ha telefonato e mi ha detto che voleva andarsene e che era riconoscente per tutto quello che gli avevo dato”.

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