Il lavoro di steward è oggi di rilievo per assicurare sicurezza e ordine allo stadio. Vediamo come fare per svolgerlo.
Chiunque segua le partite di calcio con un certo interesse rispetto a ciò che accade attorno al terreno di gioco, molto probabilmente avrà notato delle figure che hanno il compito di preservare l’ordine all’interno dell’impianto. Si tratta ovviamente degli steward, ovvero persone specificamente incaricate di far rispettare le regole di sicurezza, di sorvegliare i tifosi presenti e di intervenire in ipotesi di comportamenti inappropriati, violenza o vandalismo.
Al contempo gli steward effettuano il controllo degli accessi ed infatti sono responsabili di verificare l’effettivo possesso di biglietti (regolari), come pure chi entra all’interno dello stadio. Ecco perché tra i loro compiti vi è anche quello di evitare intrusioni non autorizzate. Ancora, gli steward si occupano di gestire le emergenze in caso di incendi, infortuni o evacuazioni, mettendo in atto i protocolli di sicurezza per guidare la gente presente verso le uscite di emergenza e impedire che si verifichino ulteriori problematiche.
Inoltre, dette figure svolgono funzioni informative nei confronti del pubblico presente e collaborano con le forze dell’ordine. Diverse e tutte di rilievo le loro funzioni, dunque, ma come fare a diventare steward allo stadio? Quale percorso fare? Se te lo stai chiedendo, prosegui nella lettura: troverai le informazioni principali per diventarlo.
Come diventare steward allo stadio? Requisiti ed iter
La legge stabilisce i requisiti obbligatori per diventare “operatore steward” (OS) presso gli stadi nei quali hanno luogo competizioni calcistiche. Essi altro non sono che assistenti di cui devono avvalersi le società calcistiche per il corretto svolgimento dell’evento.
Anzitutto le persone che intendono lavorare come steward allo stadio debbono essere cittadini italiani di età tra i 18 e i 60 anni. Tuttavia in base alla legge non è esclusa l’attività da parte di stranieri (cittadini di altro Stato UE o extra-UE) a patto che sia provata l’adeguata conoscenza dell’italiano e il possesso di regolare titolo di soggiorno. Tra i requisiti anche quelli fisici e mentali, poiché chi intende diventare steward allo stadio deve essere fisicamente e mentalmente in buone condizioni di salute, le quali saranno opportunamente verificate in sede di selezione.
Lo steward deve poi avere dei requisiti culturali minimi, ovvero almeno il possesso del diploma di scuola media inferiore, che sia chiaramente documentato. Inoltre sarà preferibile che chi intende diventare steward conosca almeno una lingua straniera per poter comunicare con tifosi non italiani presenti allo stadio.
Ancora, lo steward dovrà avere una fedina penale pulita e non dovrà fare uso di alcol o sostanze stupefacenti.
Ci sono test e corsi prima dell’assunzione vera e propria?
La risposta è affermativa. D’altronde le mansioni dello steward implicano capacità di concentrazione, self control e disciplina e, proprio per questo, prima dell’assunzione vi sono, oltre alla verifica dei requisiti di cui sopra, anche dei test per capire se l’aspirante steward abbia tutte le cd. soft skills utili a svolgere il suo compito con diligenza.
Dopo la valutazione dei requisiti iniziali, i soggetti in possesso di questi requisiti sono tenuti infatti a partecipare a degli appositi “corsi di formazione” obbligatori, tenuti dalle stesse società sportive o da strutture formative ad hoc. Essi sono mirati a dare loro quell’insieme di conoscenze e competenze necessarie per diventare steward allo stadio, svolgere il lavoro al meglio e farsi trovare pronti in situazioni di eventuale emergenza nell’impianto.