La Juventus ieri ha presentato il nuovo football director Cristiano Giuntoli alla stampa. Tante le domande dei giornalisti tra progetto da portare avanti, conti da far quadrare e ovviamente mercato
Il nuovo direttore dell’area tecnica bianconera ha lasciato molti spunti interessanti, precisando anche l’approccio sul mercato della società. Con riferimento anche a Vlahovic e Chiesa, i nomi ‘big’ potenzialmente in uscita.
“Per noi Vlahovic e Chiesa sono incedibili, ma con offerte irrinunciabili ci sediamo a trattare”. Insomma, 1-1 e palla al centro. Come dire che se arrivasse l’offerta giusta la Juventus è disposta a vendere i due gioielli ex Fiorentina. “E’ il segreto di Pulcinella”, direbbe qualcuno.
Il nome più chiacchierato in uscita è quello del centravanti serbo, ma anche per l’esterno italiano può muoversi qualcosa. Ecco dunque la ricerca di un eventuale sostituto, che vada a ricoprire il ruolo di Federico Chiesa, quello di ala offensiva a sinistra. Il nome nuovo è quello di Jesper Lindstrom, classe 2000 dell’Eintracht Francoforte, che vanta anche 10 presenze e un gol con la nazionale della Danimarca.
La Juventus di Giuntoli per il dopo-Chiesa pensa a Lindstrom
Il taccuino di Cristiano Giuntoli è ricco di nomi, tante idee per cercare di trovare quel agognato equilibrio tra competitività e sostenibilità di cui il dirigente si è fatto portavoce.
Un giocatore che il football director della Juventus aveva già seguito a Napoli è quello di Jesper Lindstrom. Il danese, 23enne, è da due stagioni in Bundesliga. E’ arrivato in Germania nell’estate del 2021 dopo essere cresciuto nel Brondby, una delle formazioni più importanti del suo paese scandinavo natio.
Lindstrom, acquistato dai tedeschi per 7 milioni di euro, ha più che quadruplicato il suo valore, che si aggira ora intorno ai 30 milioni di euro. La società teutonica ne chiede non meno di 35 per sedersi a trattare, è il gioco delle parti. Il ragazzo di Taastrup (sobborgo a ovest di Copenaghen) nell’ultima stagione con l’Eintracht è sceso in campo in 38 occasioni, segnando 9 reti e mettendo a referto 4 assist. Un discreto bottino. Nella sua prima stagione in Germania, le reti erano state 5 e le assistenze 9, con tanto di vittoria dell’Europa League.
Non è un goleador, ma un esterno frizzante che riesce a creare la superiorità numerica, saltando l’uomo e dunque creando pericoli nei pressi dell’area avversaria.
In caso di partenza di Chiesa, quello che serve alla Juve.