Attacco frontale per la questione rivolta ai campionati: “I presidenti sono gli unici responsabili”
Quello che si sta scatenando in Serie B e Serie C è un vero e proprio caos. Il futuro dei due campionati è sempre più avvolto dal mistero dopo le decisioni pendenti che coinvolgono oltre cinque squadre.
Lunedì il Collegio di Garanzia del Coni aveva accolto il ricorso del Perugia escludendo il Lecco dal prossimo campionato di Serie B. Decisioni che hanno rimodulato il torneo, anche se i blucelesti, così come la Reggina, hanno annunciato il ricorso al Tar. E nel frattempo, mentre non si esclude un ritardo della competizione e persino un passaggio di campionato a 21 squadre, il giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport’ Nicola Binda, intervenuto a TV PLAY, ha provato a fare chiarezza.
“Non c’è nessuna confusione in Serie B. Ci sono delle regole chiare che valgono per tutti e chi non le rispetta viene sanzionato. Poi, essendo uno stato di diritto, ogni parte ha la possibilità di far valere la propria ragione fino all’ultimo grado di giudizio” sottolinea Binda. Per il giornalista i responsabili sono i presidenti: “Gli unici responsabili di questa situazione sono i presidenti dei club di Serie B coinvolti. Non hanno rispettato le regole ed ora fino al 29 agosto non sapranno con certezza in quale categoria giocheranno. Quello è il termine ultimo, quando avremo il quadro definito”.
Perugia, Binda fa chiarezza: “Non è ammesso in Serie B”
Il giornalista ha parlato anche della situazione legata al Perugia: “Il Perugia non è stato ammesso in Serie B, semplicemente il Collegio di Garanzia ha dato ragione al Perugia in relazione al suo ricorso sull’iscrizione al campionato di Serie B”.
Per tutti questi club un ulteriore problema è legato al calciomercato: “Il mercato per tutte queste squadre, di fatto, è bloccato. Le società non sanno che tipo di mercato fare proprio per via del loro futuro incerto e non lo sapranno fino al 29 agosto”.