Dalla questione portiere al caos Lukaku: tante le tematiche in casa Inter raccontate dal collega Vincenzo D’Angelo a TvPlay
Porta e attacco sono le due zone del campo da potenziare quanto prima per l’Inter che dovrà rimpiazzare al più presto Onana, senza dimenticare come è finita la questione Lukaku.
Una terza avventura del belga a Milano è ormai da escludere dopo il flirt con la Juventus, e l’uscita di scena dalle trattative da parte del club meneghino. Tra le preferenze offensive di Inzaghi c’è Alvaro Morata, con l’Inter che ha accelerato.
A proposito dell’attaccante spagnolo il giornalista Vincenzo D’Angelo de ‘La Gazzetta dello Sport’ ai microfoni di Calciomercato.it in diretta Twitch su TvPlay ha ammesso: “L’Atletico Madrid ha una clausola di 21 milioni per liberare Morata, ma si sta trattando per un rinnovo di contratto, con una clausola di circa 12 milioni di euro. Per l’Inter è diventato un nome dopo il caos Lukaku, ma anche il club ha capito che non c’è verso di avere sconti, ha fatto un’offerta di 15 milioni pagabili in tre anni, ma attualmente vogliono i 21 della clausola”.
Calciomercato Inter, D’Angelo su Lukaku: “Arrivato ad un punto di non ritorno”
La priorità del momento resta quella di sistemare però la porta dopo l’addio di Onana con “Sommer che si punta a chiuderlo nelle prossime 48 ore”, come evidenziato dallo stesso D’Angelo.
Argomento caldo per i tifosi dell’Inter è però la vicenda Lukaku, con l’atteggiamento del belga che non è piaciuto. Il giornalista ha quindi evidenziato: “Lukaku ha rovinato quello che era riuscito a creare in questi anni all’Inter. Nessuno però ora potrebbe tollerare di riaverlo, l’Inter ha passato un mese a lavorare al fianco del Chelsea certa di avere il gradimento. Finché non si è scoperto negli ultimi giorni che, forse preso anche dall’ansia di restare fermo, aveva dato mandato per parlare con altre squadre, come la Juventus, che però prenderebbe Lukaku solo in caso di cessione di Vlahovic“. Il giornalista ha quindi concluso sottolineando come si sia “arrivati ad un punto di non ritorno”.