Le parole di Luciano Spalletti sul futuro, hanno scatenato una ridda di voci sulla possibile prossima destinazione
“Nessuno mi ha cercato, ma non ho mai parlato di anno sabbatico”: parole e musica di Luciano Spalletti che, dopo l’addio al Napoli scudettato, appare pronto ad affrontare una nuova avventura.
L’allenatore di Certaldo, come detto, ha lasciato la squadra del presidente Aurelio De Laurentiis dopo aver conquistato un titolo incredibile, il terzo della storia del club campano. Alla base di questa decisione, un po’ di stanchezza fisica e mentale per il 64enne trainer, ma anche l’aver raggiunto il massimo risultato possibile e la necessità di riprendere fiato dopo due anni decisamente intensi vissuti a Napoli. Adesso, però, come si evince dalle battuta riportata da ‘La Gazzetta dello Sport’, Spalletti è pronto a tornare in pista.
In questo periodo, impazzano le voci dall’Arabia Saudita e anche per l’ex allenatore di Roma e Zenit San Pietroburgo, tra le altre, si è parlato della possibilità di approdare nella Saudi Pro League e andare a fare compagnia ai vari Cristiano Ronaldo e Marcelo Brozovic, mentre è di ieri la notizia della clamorosa offerta per Lautaro Martinez da 240 milioni di euro d’ingaggio. In Serie A, invece, la presenza di Cristiano Giuntoli alla Juventus, fa pensare ad una possibile chiamata bianconera per Spalletti, nel caso in cui la situazione con Massimiliano Allegri dovesse precipitare, anche a stagione in corso.
Sulla questione, è intervenuto il giornalista Mario Mattioli sulle frequenze di ‘Radio Radio’: “Seguendo una logica calcistica, Allegri già da quest’anno avrebbe dovuto dire arrivederci alla Juventus. Doveva essere coinvolto nel repulisti generale, ma così non è stato. Anzi, ha acquisito potenza contrattuale maggiore rispetto a quello che spetta all’allenatore. Però, quando Spalletti, dopo il campionato, iniziò a far balenare l’idea di lasciare il Napoli, pensai subito alla Juventus. Ma la vedo dura per Spalletti inserirsi, a campionato iniziato, in una squadra importante”. Dello stesso parere anche l’ex portiere, attualmente commentatore televisivo, Nando Orsi: “Allenatori come Spalletti devono partire dall’inizio della stagione. Per caratteristiche, devono entrare dal principio, perché danno il meglio. Stessa cosa per Antonio Conte“.
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