Eugenio Corini è stato un centrocampista di qualità, che al tempo ha calcato i campi di Serie A. Ruolo, titoli, squadre ed alcune curiosità.
Chi ha seguito il calcio italiano negli anni ’90 e poi duemila probabilmente ricorda il periodo d’oro del Palermo dell’epoca. Nella squadra militavano ad esempio giocatori come Zaccardo, Sirigu e Grosso, che contribuirono ai successi del club e che vedemmo poi anche in nazionale.
Tra le figure di spicco di quella rosa che fece così bene in Italia e non solo, c’era anche un giocatore ‘girovago’ come Eugenio Corini. Nella sua ultraventennale carriera da calciatore ha infatti indossato le maglie di Brescia, Juventus, Napoli, Sampdoria, Piacenza, Verona, Chievo, Palermo e Torino.
Tantissimi club, a dimostrare la considerazione che le società sportive hanno sempre avuto verso di lui. Ecco una breve scheda sull’atleta dagli esordi fino al ritiro.
Nella sua carriera Eugenio Corini, nato a Bagnolo Mella il 30 luglio 1970, giocò come centrocampista. Ma non un semplice mediano o un giocatore di rottura o interdizione, bensì un centrocampista dal repertorio ricco e variegato. Abile con i piedi e con doti di regia e di costruzione del gioco. Per lui anche la capacità di tirare molto bene le punizioni e i calci di rigore. Insomma un centrocampista moderno ed al passo con i tempi.
La completezza di questo giocatore si notava in campo anche nelle fasi di copertura, interdizione ed incursione a rete. Insomma, un calciatore ‘tuttofare’, anzi una sorta di jolly che specialmente ai tempi del Palermo – ma anche alla Sampdoria – emerse in modo molto nitido a tutti gli appassionati del gioco del calcio.
Giocatore di personalità e carisma, Corini non sempre ebbe rapporti idilliaci con i club con cui ha giocato. Ma d’altronde anche Guidolin che lo ebbe al Palermo, lo definì un leader della squadra.
Non la classica ‘bandiera’ del club: Eugenio Corini nei suoi venti e più anni di militanza nel calcio professionistico, dicevamo, ha vestito le casacche di vari club anche blasonati. Vediamo quali sono.
Nel 1984 Eugenio Corini entrò nelle giovanili del Brescia ed alcuni anni dopo giocò la sua prima stagione da professionista – stagione 1987-1988 – in Serie B, collezionando 14 presenze. Ad inizio degli anni ’90 l’approdo alla Juventus che lo acquista per 5 miliardi di lire. Giocò non poche partite con i bianconeri, senza divenire però un perno della formazione. Forse una chance che non riuscì a sfruttare a dovere.
Diversi gli spostamenti di Eugenio negli anni ’90, perché dopo la Juve nella stagione 1992-1993 si trasferisce nei blucerchiati dove in 24 partite realizzò 4 reti. Qui si fece notare dal ct della nazionale Arrigo Sacchi che lo convocò più volte.
In seguito il passaggio al Napoli in prestito, ma nei partenopei ebbe poi problemi disciplinari che ne condizionarono pesantemente l’utilizzo.
A metà anni ’90 ecco allora il passaggio al Brescia delle origini: un lieto ritorno perché all’epoca il club era di nuovo presente tra le squadre della Serie A. Poi prestito su iniziativa della Samp al Piacenza, dove giocò più di trenta partite con un gol.
Mai un approdo fisso per Corini, che evidentemente era cercato ed ambìto. Nel 1996-1997 infatti ecco una nuova casacca: contratto con il Verona, club in cui però gioco pochissimo a causa della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Un paio d’anni dopo il passaggio al club rivale, il Chievo, a cui diede un contributo sostanziale oer la promozione in A. Furono poi gli anni d’oro del club, che infatti si distinse in Serie A per più stagioni.
Il periodo forse più fulgido di Eugenio Corini arrivò però più avanti, negli anni di militanza con i rosanero del Palermo. Infatti nella stagione 2003-2004 approdò nel club, all’epoca in Serie B, e anche qui ben presto risultò decisivo – contribuendo significativamente ad una promozione che mancava ai siciliani da ben 31 anni.
Proprio nella stagione 2004-2005 il boom della squadra in campionato di Serie A: Corini giocò 35 partite, conquistando la prima qualificazione in Coppa UEFA della storia del club siciliano. Nell’ultima stagione in squadra arrivò a segnare 10 reti (capocannoniere delle squadra) in 27 partite. Sicuramente un buon bottino che conferma la sua completezza come centrocampista.
Dopo alcuni anni ad alto livello, l’8 giugno 2007 Eugenio Corini scelse però di lasciare il Palermo per incomprensioni con la società, concludendo definitivamente l’esperienza con la squadra rosanero, della quale peraltro aveva la fascia di capitano.
Il percorso piuttosto articolato di calciatore terminò per Corini al Torino, club in cui entrò nella stagione 2007/2008, collezionando 32 presenze con un solo gol. L’ultima stagione da professionista fu la seconda, ed infatti Eugenio chiuse la carriera nel 2009. La sua ultima apparizione sul terreno di gioco fu nella partita del 5 aprile di quell’anno, una trasferta proprio contro la sua ex squadra, il Palermo. A spingere al ritiro anche alcuni problemi fisici.
Nell’Under 21 azzurra ha disputato 29 partite, ottenendo la vittoria del campionato europeo di categoria del 1992 e dunque distinguendosi subito a livello giovanile. Ma per lui vi sono anche sette presenze nella nazionale olimpica. Quattro invece le convocazioni in nazionale maggiore, con la quale non scese però mai in campo.
Le prime tre volte con gli Azzurri furono nell’ambito del periodo alla Sampdoria: all’epoca il ct Arrigo Sacchi lo chiamò ma, appunto, senza mai farlo giocare. Ai tempi del Chievo, nel 2002, l’ultima chiamata da Giovanni Trapattoni, all’epoca allenatore della nazionale. Ma anche qui restò in panchina. Nessuna convocazione nel periodo al Palermo.
Potrà in qualche modo sorprendere ma i trofei raccolti dal Eugenio Corini non rispecchiano affatto il suo talento di calciatore. Sicuramente ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto, pur avendo giocato in club di Serie A anche piuttosto noti. Basti pensare al periodo alla Juventus nei primi anni ’90.
Per lui la conquista del titolo del campionato di Serie B, stagione 2003/2004 con il Palermo, ma soprattutto spicca – dicevamo – il titolo di campione Under 21 nel 1992 nella fortunata spedizione dell’epoca, che fece da ‘apripista’ per una selezione giovanile molto vincente negli anni ’90 del secolo scorso.
Un centrocampista da piedi buoni e per questo Corini fu soprannominato Il Genio per le sue capacità di lettura della partita e di effettuare giocate efficaci. Ma il soprannome gli fu attribuito anche in virtù dell’assonanza con il nome Eugenio.
Varie presenze nelle coppe per lui: infatti con Chievo e Palermo ha giocato in Coppa UEFA, mentre con la Juve ha disputato un’edizione della Coppa delle Coppe. Quasi 600 le presenze tra i professionisti in totale.
Per lui dopo la carriera di calciatore anche la collaborazione come commentatore sportivo in televisione. Oggi allena il Palermo, club a cui è sicuramente legato da ricordi positivi.
A seguito della morte di Papa Giovanni Paolo II, fu uno dei pochi giocatori a dichiararsi contrario allo stop del campionato di Seria A – per una settimana – voluta dal CONI. Infatti dichiarò pubblicamente che “scendendo in campo si sarebbe potuto lanciare un messaggio importante per commemorare il Pontefice“.
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