Lukaku rompe il silenzio: l’attacco sui social è virale

Nuovo capitolo della telenovela Lukaku, il belga decide di rompere il silenzio e si affida ai social

Romelu Lukaku continua a far parlare di sé. Il nome del belga resta al centro delle voci di mercato. Una telenovela che non ha fine e che coinvolge Inter, Juventus, Chelsea e l’Arabia Saudita.

Inter, messaggio social di Lukaku
Romelu Lukaku (LaPresse) – Calciomercato.it

Proprio questa mattina sembrava aprirsi un nuovo capitolo dopo il tradimento e la rottura con i nerazzurri: il perdono. Lukaku infatti avrebbe chiesto scusa a compagni e dirigenza per sperare di essere accolto nuovamente ad Appiano Gentile. Un perdono che l’Inter non avrebbe concesso, con Zhang che si è sentito tradito dal centravanti belga, così come Simone Inzaghi, che tanto aveva premuto per riportarlo a Milano nell’estate scorsa. Il mondo Inter, come sottolineato anche da Calciomercato.it, non è disposto a perdonare Lukaku. Ora però tocca al natio d’Anversa far sentire la propria voce. Il classe 1993 ha infatti pubblicato un messaggio attraverso una storia apparsa sul suo profilo ‘Instagram‘.

Lukaku sui social: “Quando l’odio non funziona, raccontano le bugie”

Quando quell’odio non funziona, allora iniziano a raccontare bugie“. Una frase scritta in inglese, accompagnata tra l’altro da un emoji con le due dita posizionate a forma di ‘V’, utilizzata spesso per indicare il simbolo della vittoria.

Lukaku enigmatico sui social
Romelu Lukaku in nazionale (LaPresse) – Calciomercato.it

Un messaggio enigmatico da parte del centravanti. Non è chiaro se le bugie a cui fa riferimento il belga siano dovute alla volontà di trasferirsi alla Juventus, alla volontà di riallacciare i rapporti con l’Inter con il muro da parte di società e spogliatoio oppure se la questione sia inerente alle offerte provenienti dall’Arabia Saudita. Al momento non è dato sapersi, ma chissà che questo post non sia un anticipo ad una spiegazione più articolata di ciò che è successo e sta succedendo in queste ultime settimane.

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