La Juventus si avvicina alla prima sfida – non ufficiale – della stagione, contro il Milan a Carson, Los Angeles. La formazione di Allegri prosegue la propria preparazione dall’altra parte dell’oceano, con un occhio al campo e uno al mercato
Uno dei giocatori più chiacchierati e discussi resta Dusan Vlahovic, costantemente al centro di voci di mercato e alle prese con una fastidiosa pubalgia.
Si sa quando inizia, mai quando finisce. È un po’ questo il sunto della pubalgia, fastidiosa condizione che attanaglia Vlahovic ormai da tempo. Il serbo, come Paul Pogba, continua ad allenarsi a parte e non sarà della partita contro il ‘Diavolo’.
Il mercato in entrata della Juventus, dopo l’arrivo dello statunitense Weah, vive di una fase di stanca. Una cessione importante – tra Chiesa, Bremer e lo stesso Vlahovic – avrebbe permesso probabilmente di azionare prima in tasto “on” per eventuali nuovi innesti. Così non è stato, e la Juve resta ferma a guardare. A tal proposito, curiose, singolari e forse addirittura deleterie sono state le parole di mister Max Allegri, prima, e di Milik e sopratutto Kostic, dopo.
Juventus, per il calciomercato conviene parlare delle condizioni fisiche di Vlahovic?
Dusan Vlahovic ha la pubalgia, ormai lo sanno anche i sassi. Sì, perché in casa Juve pare non si perda un’occasione per sottolineare le condizioni fisiche non ottimali del ragazzone serbo.
Viene spontaneo chiedersi se sia conveniente, o se ci sia un perché alle spalle di queste parole. Da quando la Juventus è volata negli States, spesso si è parlato di Dusan Vlahovic, della sua preparazione atletica e della pubalgia.
A inizio settimana, le parole di mister Allegri: “Stiamo cercando di gestirlo nel migliore dei modi, non scordiamoci che alla fine della passata stagione si era fermato per la pubalgia”, per poi dunque sottolineare: “Facciamo in modo di non sovraccaricarlo per averlo nelle condizioni migliori per l’inizio della stagione”. Non un grande biglietto da visita per un eventuale acquirente, va detto. A queste parole, seguono quelle del compagno di reparto Arek Milik, che si augura che classe 2000 possa rimanere, senza però sbilanciarsi sul mercato. Fanno da eco alle parole dell’allenatore però, su tutte, le parole del connazionale Filip Kostic, in sede di presentazione del match contro il Milan: “Dusan sta lavorando col preparatore, ma migliora di giorno in giorno. È concentrato e positivo, è un calciatore molto importante per noi”. Attestato di stima e amicizia a parte, ecco di nuovo il passaggio sulle condizioni del numero 9.
Si ritorni alla domanda principale. È conveniente per la Juventus fare uscire questa notizia in maniera poi neanche tanto velata? Non si rischia di fare scappare eventuali e potenziali club interessati e/o di abbassare il prezzo del cartellino del serbo? Il PSG, che segue Vlahovic, lo ha già messo dietro Osimhen, Kane e anche Hojlund nelle preferenze. Il Chelsea si è defilato, preferendogli comunque il nigeriano e il Bayern Monaco ritiene troppo alte le pretese della Juve, che da un lato “scredita” il giocatore, dall’altro chiede non meno di 70 milioni.
D’altro canto, i più maligni, avranno letto queste dichiarazioni come la “giustificazione” verso i tifosi per una eventuale cessione del beniamino serbo. Della serie: “Lo abbiamo venduto perché era sempre a mezzo servizio, come vi abbiamo raccontato”. Va detto, non un bel messaggio in ogni caso.
Permane quindi il dubbio: è una strategia di comunicazione vincente per la Juventus? Le prossime settimane ci diranno la verità.