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Gian Piero Gasperini, tutti gli esoneri in carriera: uno non se lo ricorda nessuno

Gian Piero Gasperini è un allenatore che fa giocare bene le proprie squadre, ma qualche ombra nel suo passato di tecnico c’è. Gli esoneri.

Gian Piero Gasperini allenatore dell’Atalanta (Ansa) – calciomercato.it

Tutti o quasi tutti gli appassionati di calcio e Serie A conoscono bene l’allenatore Gian Piero Gasperini, un mister che ha saputo farsi notare perché solito schierare squadre con un caratteristico approccio offensivo e la difesa a tre. Più raramente si è servito della difesa a quattro, mentre nei vari match in cui ha partecipato in veste di coach ha sempre indicato ai suoi giocatori di spingere molto sulle fasce, basandosi su un modello di gioco olandese.

Ebbene, oggi Gasperini è un allenatore molto stimato, che siede sulla panchina dell’Atalanta, ma in passato il suo percorso non è stato tutto rose e fiori. Ci sono stati dei momenti in cui il suo percorso si è arrestato anzitempo: il cosiddetto esonero, un boccone non facile da mandare giù per non pochi di coloro che dirigono squadre di calcio. Ma quali sono stati i ‘passi falsi’ di Gasperini nel suo passato? Ci sono stati esoneri di rilievo? Ecco di seguito tutti i dettagli.

Esonero Gasperini Crotone

L’allenatore Gian Piero Gasperini iniziò la carriera di calciatore nelle giovanili della Juventus e l’identica partenza ebbe come mister. Nel 1993 entra infatti nelle giovanili dei bianconeri e ci resta fino al 2004. Tutto sommato buoni i risultati in questa prima parte di carriera per il tecnico Gasperini, tanto che coronerà il percorso vincendo il Torneo di Viareggio 2003 – sedendo sulla panchina della Primavera.

Nessun esonero dunque ed invece, dopo questa fase di formazione, il passaggio sempre nel 2003 alla panchina del Crotone, che all’epoca militava in Serie C1. Un arricchimento professionale di certo, dato che Gian Piero portò subito la squadra nella serie cadetta con una promozione immediata nella stagione 2003/2004.

Tuttavia le cose non filarono per il verso giusto nella stagione successiva, che infatti non condusse la squadra calabrese più in là del sedicesimo posto finale in campionato. Ma la prima delusione per l’allenatore piemontese vera arrivò già nel dicembre 2004, mese in cui Gasperini fu esonerato per lasciare spazio ad Andrea Agostinelli. Tuttavia fu poi richiamato proprio nello stesso club pochi mesi dopo, nell’aprile successivo.

Esonero Gasperini Genoa

Se oggi Gian Piero Gasperini è conosciuto per essere un allenatore vincente e in grado di far giocare un calcio spumeggiante e divertente alle squadre che allena, è però vero che in passato qualche passo falso nel suo percorso vi è stato. Ai tempi del Genoa, club in cui arrivò nell’estate 2006, non tutto è infatti da ricordare in chiave positiva.

Però anche qui l’inizio è il migliore possibile. Dopo aver ricevuto l’incarico di allenatore, Gian Piero Gasperini infatti riesce subito a costruire una squadra temibile ed in grado di raggiungere la promozione in Serie A, nella prima stagione della sua panchina con i rossoblù. Il primo periodo è dunque molto buono, tanto che Gasperini ricevette ad inizio 2008 la Panchina d’Argento, premio previsto a favore dei tecnici che nella stagione anteriore militavano in serie cadetta e che si sono distinti per le prestazioni.

Le prime stagioni alla guida del Genoa sono state complessivamente positive, tanto che Gasperini riuscì a condurre la squadra anche in Europa League. Tuttavia il ciclo vincente di Gasperini con il club si stava piano piano avvicinando alla conclusione. Infatti nel novembre 2010, dopo un avvio di campionato con soli 11 punti in 10 giornate, l’allenatore originario di Grugliasco fu esonerato e sostituito da Davide Ballardini, un’altra vecchia conoscenza dei tifosi genoani.

Insomma, talvolta anche le esperienze che meglio iniziano, possono avere un epilogo non favorevole. Aspettative non soddisfatte, risultati deludenti e pressioni di vario tipo sono elementi che hanno condotto Gasperini altrove. Ma è pur vero che la tifoseria genoana conserva di lui un ricordo tutto sommato positivo.

Esonero Gasperini Inter

Molti di coloro che seguono il calcio con assiduità probabilmente ricorderanno la breve, e di certo non felice, esperienza di Gian Piero Gasperini sulla panchina nerazzurra. Nel periodo del calciomercato estivo 2011 per l’allenatore si aprono le porte di un’avventura di prestigio, all’Inter. Era la squadra in cui militava Diego Milito, il calciatore che proprio lui in panchina al Genoa spinse verso la definitiva consacrazione.

Gasperini agli inizi del non felice esperienza all’Inter (Ansa) – calciomercato.it

Ebbene, già i primi passi non iniziano nel migliore dei modi: se è vero che l’Inter all’epoca veniva dalla vittoria del Mondiale per club, lo è altrettanto il fatto per cui le richieste di mercato da parte sua non sono poi soddisfatte dai vertici societari. Questioni economiche varie, insieme alle prime incomprensioni, costrinsero così Gasperini a doversi affidare ad una rosa non molto ben assortita.

Una squadra non competitiva e che rimedia troppe sconfitte furono i due fattori chiave del nuovo esonero di Gasperini all’Inter. Pesò anche il ko con il Milan in Supercoppa italiana. Pertanto il rendimento assai negativo determinò il suo esonero, di fatto una bocciatura senza appello. Goccia che fece traboccare il vaso una nuova sconfitta con il neopromosso Novara. Di fatto non vi fu mai un rapporto di vera stima tra il mister e la società, tanto che si giunse appunto ad un veloce addio dopo pochi mesi di esperienza nel club.

Esonero Gasperini Palermo

Subito dopo una nuova avventura iniziò per l’allenatore piemontese, comunque sempre richiesto in virtù di risultati di prestigio conseguiti in una carriera pluriennale. Ecco perché nel settembre 2012, dopo la negativa esperienza con l’Inter, divenne allenatore del Palermo. Per Gian Piero Gasperini l’impegno di portare il Palermo alla salvezza, un’operazione non facilissima.

Non a caso le parti si accordarono per un contratto annuale con automatico rinnovo in ipotesi di permanenza in massima serie. Prevista anche una clausola anti-esonero, voluta dallo stesso neo mister, che prevedeva un elevato indennizzo in caso di esonero anticipato – fu la prima volta nel campionato italiano. Evidentemente il mister, conscio delle precedenti esperienze, ritenne preferibile porre le sue condizioni prima di firmare il contratto.

Ebbene, l’avventura di Gasperini anche con i siciliani non partì per il verso giusto, perdendo infatti la prima partita in trasferta a Bergamo, contro l’Atalanta. Risultati che furono nel complesso scadenti e che indicarono che la guida di Gasperini al Palermo non stava procedendo in direzione salvezza: ecco allora che nel febbraio 2013 vi fu un nuovo esonero e il passaggio da Gasperini a Malesani. D’altronde la società fu quasi obbligata alla scelta, visto che i rosanero erano ultimi in classifica dopo oltre metà campionato.

Poi il colpo di scena. Dopo circa tre settimane e tre partite insufficienti per Malesani, il ritorno di Gasperini richiamato dalla dirigenza palermitana, per una rinnovata fiducia. Tuttavia la seconda avventura rosanero durò meno di un mese: nuovi risultati deludenti portarono infatti alla rescissione consensuale. Il Palermo non riuscì poi a salvarsi.

Gasperini ai tempi della panchina del Genoa con l’ex presidente rossoblù Preziosi (Ansa) – calciomercato.it

Nuova esperienza di Gasperini al Genoa fino al 2016 e nuovo stop

Una nuova esperienza al Genoa a partire dal settembre 2013. Per Gian Piero Gasperini una situazione non facilissima dato che all’epoca trovò una squadra nei piani bassi della classifica di Seria A, ma che seppe riportare presto in una zona molto tranquilla così da arrivare poi a fine stagione ad una salvezza blindata prima dell’ultima giornata di campionato.

Periodo molto positivo nella stagione successiva, la 2014/2015, con un buon piazzamento alla fine del campionato di Serie A. Gasperini condusse il Genoa alla salvezza anche al termine della stagione 2015/2016, ma le strade dell’allenatore e della società rossoblù erano destinate a separarsi di nuovo: infatti nel giugno 2016 il tecnico piemontese scelse di risolvere il contratto con la società ligure.

Dal 2016 Gian Piero Gasperini allena con risultati soddisfacenti l’Atalanta, club con cui ha trovato una particolare sintonia. Lo dimostrano i risultati ottenuti non soltanto in campionato di Serie A ma anche in Champions League, con vittorie anche di alto prestigio, e una continuità di rendimento che fa invidia a non poche squadre rivali. Oggi l’Atalanta è una delle maggiori realtà calcistiche del massimo campionato italiano e per Gian Piero Gasperini non si vedono al momento nubi all’orizzonte.

Claudio Garau

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