Tra gli ex calciatori oggi allenatori, c’è anche Michele Mignani, attualmente tecnico del Bari. Il suo passato sul campo di gioco.
Non tutti i calciatori professionisti occupano le prime pagine dei giornali ed emergono a suon di gol e prestazioni strabilianti, con conseguenti prezzi altissimi per acquistarli. Vi sono tantissimi atleti che pur riescono a giocare nei maggiori campionati, senza però fare una carriera di alto prestigio, pur al contempo però guadagnandosi validi motivi per essere conosciuti e ricordati.
Uno tra questi ex calciatori è il genovese Michele Mignani, oggi di professione allenatore del Bari, ma che in passato ha saputo ritagliarsi il suo spazio anche in Serie A – dopo fortunate esperienze prima in Serie C e poi in Serie B.
Scopriamo allora un po’ di più su Mignani, sul suo ruolo come calciatore, sulla sua carriera e sui titoli conseguiti. Potrà interessare i tifosi del Bari, ma forse non soltanto loro. I dettagli.
In che ruolo ha giocato Mignani
Non particolarmente alto ma robusto fisicamente, Michele Mignani aveva le caratteristiche per brillare come difensore centrale. E proprio questa fu la posizione che occupò nella sua carriera, davanti al portiere e con il compito di contrastare, marcare e opporsi agli avversari in proiezione offensiva. Evidentemente un buon talento in quel ruolo, dato che riuscì ad arrivare al traguardo che tutti i giovanissimi atleti sognano, ovvero il debutto in Serie A.
In quali squadre ha giocato Mignani
Un discreto passato di calciatore professionista – dicevamo – per l’oggi allenatore del Bari Michele Mignani, visto che i suoi esordi nel massimo campionato nazionale risalgono ad inizio 1991 – quando era giovanissimo. La sua carriera si può distinguere fondamentalmente in due parti. Vediamole.
Gli esordi con la Sampdoria e i vari trasferimenti successivi
Nei primi anni ’90 l’atleta militava nei blucerchiati, e la partita del suo debutto in Serie A fu Lecce-Sampdoria stagione 1990/1991. Interessante però notare che se è vero che all’epoca la Samp vinse lo Scudetto – quella fu infatti la stagione più gloriosa per il club in cui erano Vialli e Mancini – è anche vero che per Mignani fu la sola partita in cui scese in campo con la squadra poi campione d’Italia in primavera.
Nel 1991 la Sampdoria, che pur lo ebbe nelle giovanili, scelse di non proseguire il rapporto professionale con lui e così il giovane difensore Mignani si spostò prima alla SPAL di Ferrara e poi al Monza, e dunque alla Pistoiese e alla Lucchese. Furono campionati che disputò prima in C1 e poi in B.
Insomma, Mignani intravide ad inizio della sua carriera il grande palcoscenico della Serie A, su cui per lungo tempo non salì più. Ma si trattò soltanto di un arrivederci. Ed è vero che Mignani era un talento nel suo ruolo – tanto che all’epoca finì nel giro della nazionale Under 21.
L’approdo stabile al Siena
Con il Siena tra il 1996 e il 2006 (salva una piccola parentesi al Castel di Sangro), il calciatore di origine genovese ebbe la parte migliore della sua carriera. Non a caso ne divenne il capitano dopo alcuni anni, distinguendosi per prestazioni in campo e non solo.
Da ricordare in particolare la stagione 1999/2000, nella quale Mignani ottenne una significativa promozione in Serie B, proprio dopo la precedente stagione in cui aveva rischiato di andare con la squadra toscana in Serie C2. All’epoca per lui anche la gloria di alzare una Supercoppa, quella di Serie C – dopo la vittoriosa finale contro il Crotone.
La crescita del club senese non si arresta e per Mignani sono anni d’oro. Infatti alcuni stagioni dopo, a seguito di fasi altalenanti della squadra ma che però mai condussero alla retrocessione in C1, il Siena riesce a conquistare il torneo della serie cadetta, con approdo in Serie A. Proprio le prestazioni del difensore furono fondamentali, come anche le sue realizzazioni. Da notare che era il debutto per i bianconeri toscani nella massima serie, posto che in cent’anni di storia mai erano arrivati nell’élite del calcio italiano.
Mignani giocò in Serie A con il Siena nel periodo tra il 2003 e il 2006 e, specialmente nella prima stagione, collezionando un buon numero di presenze. Un solo gol per lui nel massimo campionato nazionale, contro il Bologna in trasferta. Dopo un lungo percorso decennale, Michele Mignani continuò la sua carriera di calciatore altrove, prima in Serie B alla Triestina e poi al Grosseto. Il calciatore scelse in seguito di appendere le scarpette al chiodo nel 2009, dopo l’ultima stagione con il Poggibonsi – in Lega Pro Seconda Divisione.
Quanti titoli ha vinto Mignani da calciatore
Un discreto palmares per l’ex difensore, dato che nella sua quasi ventennale carriera di professionista del pallone, Michele Mignani ottenne un campionato italiano di Serie A con la Sampdoria, stagione 1990-1991, ma anche un campionato italiano Serie C1, prima con la SPAL e poi con il Siena.
In bacheca per lui anche una Supercoppa di Serie C sempre con il Siena e un campionato italiano di Serie B con la stessa squadra.
Curiosità su Michele Mignani
Pur non avendo avuto una carriera da top player, il difensore genovese ha saputo distinguersi sul campo in numerose occasioni. Ed infatti la società del Siena scelse di onorarlo ritirando la sua maglia numero 4 il primo febbraio 2006 con un comunicato sul suo sito ufficiale del club. Proprio in questo club Mignani mosse i primi passi della sua carriera da allenatore, a conferma del legame mai interrotto.
Da rimarcare infine che il suo cammino da calciatore lo ha visto lottare per la promozione in più categorie, riuscendo ad ottenere l’obiettivo sia dell’approdo in Serie B che in Serie A. Un calciatore che, insieme alla storica cavalcata blucerchiata della stagione 1990/1991 ha dunque vissuto il calcio italiano a tutto tondo. E oggi continua a farlo in veste di allenatore.