L’assemblea di ieri ha ribadito alcuni concetti sulla volontà dei club per l’inizio del campionato, ma soprattutto il rischio di mercato bloccato
È ancora piena incertezza per la prossima serie B. Tra mancate ammissioni, esclusioni e ricorsi, non c’è chiarezza su quante squadre prenderanno parte al campionato e soprattutto quali. Le Lega ha intenzione di partire rispettando i tempi previsti. Questo in risposta all’ipotesi lanciata dalla Figc di rinviare lo start della stagione 2023/24 per avere una situazione più definita con il Consiglio di Stato del 29 agosto. E slittando così le prime tre giornate di tutti. Ma questo avrebbe avuto effetti negativi di immagine, diritti tv e calendario. L’Assemblea di Lega B è stata chiara: si parte nel weekend del 19-20 agosto, con qualche indiscrezione che parla di un possibile anticipo a venerdì 18 del big match Bari-Palermo.
Si partirà dunque, ad ora, con 18 squadre più due incognite. Verosimilmente due tra Reggina, Brescia, Lecco e Perugia. Questo sì che sarà deciso dal Consiglio di Stato, che però non impedirà al campionato di prendere il via. Per cui slitteranno tre, forse quattro, partie ma solo quelle relative alle squadre che verranno poi riammesse. Con i recuperi completati tra ottobre e novembre. Intanto domani Reggina e Lecco, col Tar del Lazio, avranno qualche notizia in più sui loro ricorsi riguardo alle domande di iscrizione. Niente serie B a 21 o 22 squadre. Ma non è finita qui, perché nell’assemblea di ieri – oltre all’elezione dei nuovi consiglieri e del vicepresidente di Lega B – si è discusso anche del caso Sampdoria.
Sampdoria, rischio mercato bloccato per questa sessione
In particolare l’oggetto è stato il ricorso del club al Collegio di Garanzia del Coni contro l’accordo previsto dalla Lega B di lasciare il 10% del paracadute (25 milioni) alle altre società.
La Samp ha ribadito che la decisione è dovuta al fatto che quella cifra è stata compresa nel piano di ristrutturazione e quindi il ricorso è stato un atto dovuto: la Lega B però si è opposta. Il punto però riguarda proprio le possibili conseguenze del piano di ristrutturazione del debito che verrà presentato oggi al Tribunale. La prima – con le nuove norme Figc – può essere addirittura lo stop del mercato, con tanto di obbligo di chiusura in positivo (o almeno pareggio) di questa sessione. “Noi abbiamo chiare le regole e vogliamo salvare la competizione. Un altro caso Reggina? Aspettiamo di conoscere gli sviluppi”, ha detto Balata.