Thiago Motta è un ex calciatore di successo, che oggi tenta la strada dell’allenatore. Buoni risultati nonostante qualche neo. Ecco perché.
Thiago Motta è stato un calciatore che ha vestito la maglia azzurra nel recente passato, pur essendo nato e vissuto in Brasile. C’è chi ricorderà che fu tra i giocatori che parteciparono alla spedizione dei campionati europei 2012, dove l’Italia arrivò in finale.
Oggi l’ex calciatore naturalizzato italiano è divenuto allenatore perché, come moltissimi prima di lui, non ha visto spegnersi la passione per il pallone dopo aver appeso le scarpette al chiodo. In carriera nel calcio giocato lo ricordiamo nel Barcellona degli esordi di Leo Messi, ma anche in Italia – prima al Genoa e poi all’Inter dove vinse anche una Champions League insieme all’altro ex rossoblù Diego Milito.
Buona la carriera di atleta, con alcuni picchi di altissimo livello, ma qual è la carriera di allenatore? Nel suo percorso iniziale vi sono soltanto risultati positivi o anche qualche ombra? Inoltre, è già stato esonerato oppure finora non ha subito questo smacco? Di seguito una sintetica scheda illustrativa proprio sull’andamento come allenatore di club, onde capire se ci sono già stati esoneri e, se sì, dove e quando. I dettagli.
Gli esordi al PSG e l’esonero Thiago Motta al Genoa
Thiago Motta – dicevamo – è naturalizzato italiano e possiede la cittadinanza italiana per discendenza. In Italia ha trovato la sua dimensione anche come allenatore, dato che qui ha proseguito la sua prima fase del percorso di mister, dopo una iniziale esperienza nelle giovanili under 19 del PSG, squadra in cui giocò dal 2012 a fine carriera agonistica, nel 2018.
L’incarico alla guida delle giovanili del club parigino non durò molto e peraltro fu un impegno che Thiago Motta portò avanti in contemporanea con il percorso di formazione UEFA per tecnici. Nel 2019 l’addio al PSG e nell’autunno dello stesso anno il salto di qualità, con la nomina ad allenatore del Genoa, club all’epoca in Serie A. Nonostante il vittorioso esordio nella prima partita in veste di allenatore dei rossoblù, il suo percorso nel club non durò molto.
Infatti per lui dopo una decina di partite e soltanto un paio di vittorie (oltre alla prima in campionato c’è la vittoria in un match di Coppa Italia), la società ligure scelse la soluzione dell’esonero a fine 2019. Un’avventura dunque assai breve per Thiago Motta, nonostante l’ottima partenza. D’altronde il club dovette fare i conti con risultati di gestione nient’affatto lusinghieri.
Certamente Motta auspicava un percorso diverso come allenatore del Genoa, visto che nel club l’ex atleta si fece conoscere anche in Italia e costruì le basi per il passaggio all’Inter, con cui vinse poi una Champions League.
Esonero o risoluzione Thiago Motta allo Spezia?
Nel frattempo Thiago Motta prosegue nella formazione, ottenendo nel settembre 2020 l’abilitazione come allenatore professionista di Prima categoria – UEFA Pro. L’anno successivo diede all’ex calciatore naturalizzato italiano una nuova occasione, per arricchire il proprio CV di tecnico e fare ulteriore strada nell’ambiente.
Arrivò infatti a luglio 2021 la nomina come tecnico dello Spezia, club ligure che all’epoca militava in Serie A. Per lui un contratto triennale che però non proseguì fino alla fine pattuita inizialmente. Infatti la stagione 2021/2022 ebbe un epilogo in qualche modo inaspettato, poiché se è vero che Thiago Motta conseguì la salvezza con una giornata d’anticipo e chiudendo con un quintultimo posto la classifica finale, lo è altrettanto che tecnico e società decisero al termine del campionato di porre nero su bianco l’accordo per la risoluzione del contratto.
Ecco perché non si può parlare di esonero vero e proprio. Pur essendo sostanzialmente simili, la risoluzione del contratto con un tecnico è il frutto di un accordo consensuale e negoziato tra il club e lo stesso tecnico per terminare un rapporto di lavoro che, per qualche motivo, non è ritenuto più degno di essere continuato. L’esonero è invece una decisione unilaterale della società calcistica che, prendendo atto di scarsi risultati e/o o dell’incompatibilità di punti di vista con un certo tecnico, preferisce interrompere in anticipo il rapporto con l’allenatore.
Buoni risultati al Bologna e zero rischi esonero
Oggi Thiago Motta è allenatore del Bologna con buoni risultati che, almeno per il momento, lo tengono alla larga dal rischio esonero. Un onorevole nono posto alla fine del campionato stagione 2022/2023 e una serie di prestazioni di buon livello hanno garantito la prosecuzione dell’avventura con la società emiliana. Nel club Motta subentrò al compianto Siniša Mihajlović nel settembre dello scorso anno.
Un inizio complicato al Bologna in verità, con qualche sconfitta di troppo. Ma per Thiago Motta occorreva un po’ di tempo prima di ambientarsi e trovare risultati soddisfacenti, che infatti arrivarono alcuni mesi dopo – basti ricordare alla vittoria contro l’Inter ad esempio.
Per lui dunque una positiva esperienza alla prima stagione in questa squadra, con addirittura il record di punti per il club – 54. Un record frutto in particolare di 48 punti nella sua gestione: 32 partite con 13 vittorie, 9 pareggi e 10 sconfitte. L’avventura, con tutta probabilità, è destinata a proseguire a lungo.