L’allenatore del Como Moreno Longo ha un passato di calciatore di buon livello, con anche qualche presenza in Azzurro. Il suo profilo.
Non sempre i calciatori svolgono il percorso della loro carriera senza problemi fisici. Talvolta possono essere lievi, mentre in altri casi possono portare a stop delle partite più o meno prolungati e, nei casi peggiori, all’interruzione definitiva dell’attività agonistica e dunque alla chiusura anticipata della carriera di atleta. Ne sa qualcosa Moreno Longo, che a soli 30 anni dovette appendere le scarpette al chiodo per un brutto infortunio che lo colpì nel pieno della carriera.
Oggi Moreno svolge la carriera di allenatore e, dopo aver allenato l’Alessandria (con anche un passaggio nel Torino che lo lanciò nel calcio che conta), dirige il Como. Ma cosa è interessante ricordare del Moreno Longo calciatore? In quali squadre ha militato e quali titoli ha conseguito? Ecco una schede illustrativa e sintetica sul suo passato di atleta.
In che ruolo ha giocato Longo
Per quanto riguarda la posizione in campo di Moreno Longo, è da ricordare che nella sua carriera giocò principalmente come terzino destro, ma lo vedemmo all’opera anche come difensore centrale davanti al portiere, come libero e come esterno destro di centrocampo. In particolare nel corso della militanza nella Lucchese è stato usato proprio come tornante a centrocampo, con buoni risultati.
Un giocatore dunque abbastanza duttile e moderno, visto che oggigiorno sono molto graditi i calciatori in grado di occupare più ruoli sul terreno di gioco. D”altronde sono la manna degli allenatori alle prese con qualche infortunio in squadra o con ‘buchi’ nella rosa, dovuti alla mancanza di certi tipi di giocatori.
In quali squadre ha giocato Longo
Moreno Longo ha dei trascorsi di un certo prestigio come calciatore, dato che debuttò abbastanza presto in Serie A con la maglia del Torino – a seguito di un percorso di otto anni nelle giovanili granata. Prima di arrivare al Torino, però, un passato al Lascaris, società dilettantistica della città .
Con la maglia granata del Toro, Moreno Longo ottenne 31 presenze complessive fino all’addio nell’estate 1997, per essere ceduto alla Lucchese che all’epoca militava in Serie B. La sua carriera non è poi proseguita per molto tempo in questo club, dato che – pur essendo stato anche capitano della squadra toscana – il suo percorso di calciatore ha segnato una nuova tappa con la maglia del Chievo Verona.
In detto club vi sono ricordi positivi per Moreno Longo, dato che che vi fece quattro stagioni e soprattutto per lui spiccò la storica promozione in Serie A del club nel 2001, che poi per un po’ di tempo divenne una squadra di riferimento della massima serie.
In particolare, Longo arrivò in comproprietà dal Chievo Verona in un affare che condusse alla Lucchese Silvio Giusti e Massimo Lombardini. Rimase qui fino al 2003, dopo essere stato riscattato nell’estate 2000. Sicuramente una parte della carriera che Longo ricorda positivamente.
Ma, proprio dopo il passaggio felice della carriera con la promozione in A, arrivarono per lui brutte notizie a causa della rottura dei legamenti. Ciò limitò moltissimo le sue presenze con la maglia del Chievo Verona, e per questo fu ceduto in prestito in Serie B al Cagliari. Rientrato al Chievo, per Longo la cessione definitiva in C1 al Teramo, cui seguirono poi le esperienze in C2 con le maglie di Pro Vercelli e Alessandria, con le quali termina la carriera all’età di 30 anni. Oggi si potrebbe dire nel bel mezzo della carriera, dato che generalmente un calciatore prosegue anche fino ai quarant’anni.
I guai fisici infatti lo tormentarono, impedendogli di continuare a lungo e anche di sognare traguardi più prestigiosi come calciatore. Fu in particolare un virus preso in sala operatoria – in un’operazione ai legamenti del ginocchio – a danneggiare la cartilagine e a portare via a Moreno Longo le ulteriori prospettive di carriera come calciatore.
Tuttavia non tutto il male viene per nuocere, dato che Moreno Longo si mise subito a studiare da allenatore, un lavoro che gli si addice e che gli ha permesso di farsi notare pur nel mezzo di un’agguerrita concorrenza.
Per lui anche un paio di convocazioni nella nazionale Under 21, a riprova del fatto che Longo è stato un calciatore di prospettiva, seppur limitato in seguito dai guai fisici. Con gli Azzurri Moreno ricevette anche la fascia di capitano direttamente da Cesare Maldini, che all’epoca allenava proprio la categoria immediatamente anteriore alla nazionale maggiore.
Quanti titoli ha vinto Longo da calciatore
Nonostante una carriera finita in anticipo per motivi fisici, Moreno Longo è riuscito ad ottenere alcuni traguardi degni di nota. In particolare da giovanissimo spicca la vittoria al Torneo di Viareggio con la Primavera granata, nel 1995. Nel 1997 nuova finale al Torneo, persa però questa volta contro il Bari.