Eusebio Di Francesco, tutti gli esoneri in carriera: dalla Roma al flop Sampdoria

Il tecnico Di Francesco ha avuto in passato momenti molto positivi in panchina, ma negli ultimi anni anche non poche difficoltà. Gli esoneri.

L'allenatore Eusebio Di Francesco
L’allenatore Eusebio Di Francesco (Ansa) – calciomercato.it

Eusebio Di Francesco è stato un calciatore con un periodo particolarmente fortunato alla Roma, nel periodo 1997/2001. Lì vinse lo Scudetto e giocò le partite più importanti della sua carriera di atleta, che terminò nel 2005 al Perugia. Per lui poi, come in tantissimi altri casi, la scelta di proseguire oltre con il calcio, ma non più sul campo con le scarpette, bensì in giacca e cravatta in panchina – come allenatore.

I primi passi di mister Eusebio Di Francesco furono con la Virtus Lanciano, un piccolo club che gli permise di iniziare a fare esperienza in Lega Pro Prima Divisione. Poi una serie di altre avventure ed oggi la guida del Frosinone, club che è recentemente tornato nel massimo campionato calcistico italiano.

Ma qual è stato finora il percorso di tecnico di Eusebio di Francesco? Vi sono note stonate e qualche esonero oppure è tutto filato liscio in più di 15 anni di carriera professionale? Di seguito una scheda sintetica sull’allenatore, con le luci e le ombre di un ex calciatore che ha anche vestito più volte la maglia della nazionale maggiore. I dettagli.

Eusebio Di Francesco, il primo esonero al Lanciano

La prima esperienza professionale di Eusebio Di Francesco allenatore iniziò nell’estate del 2008, quando iniziò a dirigere gli allenamenti del Lanciano che – dicevamo – è stato il suo primo club.

Un’avventura che però durò meno di un anno per lui, visto che a fine gennaio dell’anno successivo la società scelse di esonerarlo, alla luce di risultati della squadra non ritenuti all’altezza della prosecuzione del rapporto di lavoro.

La promozione in Serie B con il Pescara

La carriera di mister Di Francesco prosegue altrove e circa un anno dopo, nel 2010, prende il posto di un altro esonerato all’epoca, ovvero Antonello Cuccureddu. Per Eusebio il ruolo di allenatore del Pescara: qui la stagione girò per il verso giusto, dato che Di Francesco spinse i suoi giocatori alla promozione in serie B dopo i play-off.

Il mister, peraltro pescarese, rimase nel club anche nel campionato successivo – in cui portò la squadra alla salvezza nel campionato cadetto. Dopo la seconda stagione lo stop al rapporto, ma non per esonero bensì per la scelta di risolvere il contratto coi biancazzurri con un anno di anticipo. Dietro infatti c’era l’interesse di un’altra squadra.

L’esperienza al Lecce e il nuovo esonero

Salto in avanti per Eusebio Di Francesco che, cercato da un club all’epoca in Serie A, non poteva di certo rifiutare il nuovo incarico. L’approdo fu nell’estate 2011, ma l’avventura con il club pugliese non andò come sperato: a dicembre dello stesso anno infatti vi fu l’esonero, a causa di risultati non in linea con le aspettative della società. D’altronde i numeri parlavano chiaro: Eusebio Di Francesco aveva collezionato la ‘miseria’ di 8 punti e 9 sconfitte in 13 partite. Troppo poco per continuare a sedere sulla panchina leccese.

L’esperienza al Sassuolo con molte luci ma anche un esonero

Alcuni mesi dopo si presentò per Eusebio Di Francesco una nuova interessante occasione: allenare il Sassuolo, una formazione che anni dopo sarebbe diventata una delle realtà più solide della Serie A – e proprio grazie al suo apporto in panchina. Nel giugno 2012 infatti vi fu la firma del tecnico pescarese per allenare la squadra, all’epoca militante in categoria cadetta. Subito le cose si misero molto bene per la formazione neroverde, che infatti fu campione d’inverno alla prima stagione in panchina di Di Francesco. Un campionato cadetto condotto sempre ai vertici, che permise al club di entrare in Serie A con la promozione agguantata il 18 maggio 2013.

Di Francesco in un momento di esultanza ai tempi della panchina del Sassuolo
Di Francesco in un momento di esultanza ai tempi della panchina del Sassuolo (Ansa) – calciomercato.it

Qui Eusebio continuò ma la società decise di esonerarlo nel gennaio dell’anno successivo, dopo una nuova sconfitta contro il Livorno al culmine di un periodo non positivo. La prima stagione nella massima serie fu in effetti complessa per la squadra e – dopo una fallimentare parentesi con Malesani in panchina – la società decise di richiamare Di Francesco, il quale con un sforzo significativo riuscì poi a salvare il Sassuolo e a farlo restare in Serie A anche nella stagione 2014/2015.

Per lui una serie di buoni risultati al Sassuolo, con anche qualche partecipazione in partite di coppa europea. La strada dell’allenatore pescarese continua qui fino alla stagione 2016/2017, riuscendo sempre a mantenere il club almeno in una posizione di classifica abbastanza tranquilla. Nel giugno 2017 l’addio con la risoluzione consensuale del contratto.

L’approdo alla Roma e il successivo esonero

Un club come la Roma lo voleva ed infatti l’estate 2017 fu la prima di Eusebio Di Francesco alla guida della formazione capitolina. All’inizio le cose andarono piuttosto bene, con un terzo posto finale in campionato di Serie A e anche una semifinale di Champions raggiunta dopo l’ultima della Roma negli anni ’80.

L’idea era quella di proseguire ancora l’avventura con i giallorossi tanto che nel giugno 2018 le parti decisero per il prolungamento del contratto fino al 2020. Tuttavia le cose andarono diversamente, visto che nel marzo dell’anno successivo, all’indomani di una sonora sconfitta nel derby della Capitale e dopo una pesante eliminazione in Champions agli ottavi di finale, la società giallorossa decise di esonerarlo.

Da notare che prima dell’addio, la presidenza della Roma aveva consultato la squadra: i giocatori sembravano orientati a proseguire con Di Francesco e l’hanno fatto presente. Tuttavia i vertici non cambiarono idea, anche perché consapevoli di alcune situazioni complicate nello spogliatoio della Roma dopo il derby perso con la Lazio. Infatti all’epoca vi furono tensioni ed attriti tra il tecnico Di Francesco e alcuni atleti. Ecco allora tutte le condizioni che resero l’esonero praticamente inevitabile.

La breve esperienza alla Sampdoria: ancora esonero?

La carriera di Eusebio di Francesco proseguì con un nuovo impegno nei blucerchiati della Sampdoria. Era l’estate del 2019 e per l’allenatore pescarese si profilava un percorso triennale, salvo brutte sorprese.

Anche qui la situazione si complicò abbastanza presto: prestazioni molto scarse, poco feeling con i giocatori e ultimo posto in classifica di Serie A – con soli tre punti in sette giornate – furono determinanti per la scelta di Di Francesco di lasciare il club, ma anche della stessa società che infatti agì con l’esonero nell’ottobre 2019.

Cagliari e Verona, altri esoneri

L’inizio di carriera di Eusebio Di Francesco aveva generato buone aspettative su di lui, ma è vero che negli ultimi anni vi è stato qualche passo falso, che in qualche modo pesa sul suo curriculum di mister.

Quasi un anno dopo la fallimentare esperienza alla Sampdoria, arrivò la panchina del Cagliari. Infatti il 3 agosto 2020 fu ufficializzato il suo approdo nel club sardo, grazie alla firma di un contratto che lo legava alla società fino a giugno 2022.

Pur essendo probabilmente l’ambiente ideale per ricostruire un percorso di successo, anche qui Eusebio Di Francesco non riuscì a dar vita ad una squadra vincente. I risultati infatti non gli sorrisero: soltanto 3 vittorie in 23 giornate e una striscia negativa di 16 partite senza prevalere sugli avversari, furono numeri che lo condannarono ad un nuovo esonero in una panchina di Serie A. Era il febbraio 2021.

Nel giugno 2021 arriva un ulteriore incarico per Eusebio Di Francesco. Ancora un impegno in Serie A, questa volta alla guida del Verona. Nonostante la prima partita sia terminata con una vittoria, per il mister l’avventura nel club durò pochissimo, perché con tre sconfitte nelle prime tre partite di campionato (contro Bologna, Sassuolo ed Inter), la dirigenza decise di sollevarlo subito dall’incarico, disponendo l’esonero già nel settembre 2021, a poche settimane dal via del massimo campionato italiano.

Eusebio Di Francesco ai tempi della militanza nella Roma a fine anni '90
Eusebio Di Francesco ai tempi della militanza nella Roma a fine anni ’90 (Ansa) – calciomercato.it

La nuova avventura al Frosinone

Eusebio Di Francesco ha passato le ultime annate ottenendo risultati sicuramente al di sotto delle aspettative, ma recentemente è tornato di nuovo in attività – dopo un’intera stagione 2022/2023 senza allenare. Sicuramente un modo per ricaricare le pile e per trovare nuove motivazioni dopo alcuni passi falsi ed imprevisti.

Ecco allora la firma con il Frosinone, club che ritorna in Serie A dopo un ottimo campionato cadetto. La rosa appare adatta all’idea di gioco di Di Francesco anche se qualche operazione di calciomercato, con acquisti di un certo livello, sarà utile ad agevolare almeno in parte il compito del nuovo tecnico.

Il rapporto tra il mister e il nuovo club è iniziato lo scorso luglio: le parti hanno trovato l’accordo per un contratto annuale, e possibile rinnovo in ipotesi di salvezza. Quest’ultimo è di certo l’obiettivo della dirigenza, perciò vedremo nel corso della stagione di Serie A 2023/2024 se Eusebio Di Francesco avrà tutte le carte in regola per riscattarsi dopo alcune esperienze negative.

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