La disfatta al Mondiale ha aperto la crisi della Nazionale femminile: le giocatrici prendono posizione con un comunicato, intanto la Figc cerca il nuovo ct
Il calcio femminile in Italia è in pieno subbuglio dopo la figuraccia al Mondiale australiano. Le Azzurre sono uscite ai gironi perdendo all’ultima giornata contro il Sudafrica, tra un errore clamoroso e parecchi svarioni difensivi. Una prestazione opaca che ha fatto il paio con la disfatta con la Svezia, costate alla fine l’eliminazione. Eppure le aspettative erano alte, con un movimento che negli ultimi anni è cresciuto a dismisura.
Sulla graticola è finita soprattutto Milena Bertolini, ct dell’Italia criticata per le scelte nelle convocazioni e per la mancanza di gioco e intesa in campo delle sue giocatrici. Il suo addio è ormai scontato, essendo arrivata a fine ciclo e soprattutto a fine contratto. Un po’ come accaduto per l’Under 21 maschile e il ct Paolo Nicolato. Proprio l’ex selezionatore degli Azzurrini è tra i nomi sondati dalla Figc per il ruolo di commissario tecnico della Nazionale femminile. La Federcalcio ha dato il via a un vero e proprio casting e in questo momento tra i nomi più caldi c’è quello di Carmine Gautieri. L’ex giocatore della Roma è profilo apprezzato, soprattutto per la sua già lunga esperienza in panchina tra giovanili, Serie C e Serie B dove ha quasi 100 gettoni all’attivo. Livorno, Varese, Avellino, Virtus Lanciano, Triestina e solo alcune tra le squadre allenate. Nell’ultima stagione ha guidato il Sangiuliano City in Serie D, la Figc sta valutando ma la stima nei suoi confronti c’è. E attualmente è libero.
Nel frattempo già altri papabili nuovi ct hanno declinato la proposta di sedere sulla panchina dell’Italia femminile, compreso lo stesso Alberico Evani che era in corsa pure per l’Under 21. Stesso messaggio negativo anche da Nicolato e Stramaccioni. Il casting resta ancora aperto, per un ruolo che si preannuncia comunque molto delicato in quanto andrà affiancata anche un’altra figura, verosimilmente femminile. Altri nomi possono essere quelli di Patrizia Panico e Antonio Cincotta.
Italia, le calciatrici si sfogano con la ct Bertolini e la Figc: “Non ci hanno messo in condizione”
Dopo la sconfitta con Sudafrica, la ct Milena Bertolini aveva parlato così del suo futuro: “Non credo che mancasse l’intesa al gruppo, probabilmente è nata un po’ di paura e i 5 gol subiti contro la Svezia ci hanno tolto delle certezze. Oggi l’avversario principale eravamo noi stesse. Il mio futuro non ha importanza, ciò che conta è quello del movimento. Non ho rimpianti, sono convinta delle scelte che ho fatto”. Ma le critiche per lei sono state tantissime, così come alla Figc che per tanti è stata colpevole di non aver cambiato ct dopo un Europeo molto negativo e un contratto in scadenza il 31 agosto.
E anche le stesse calciatrici non hanno a quanto pare digerito le dichiarazioni della ct, soprattutto per la questione della ‘paura’ che le avrebbe condizionate in campo. Oggi è stato addirittura diramato un comunicato: “Noi ragazze ci abbiamo sempre messo la faccia senza mai tirarci indietro. Mai. Prendendoci le nostre responsabilità, sempre. Questa volta, però, ci teniamo ad esprimere anche il nostro punto di vista. Il rammarico è ancora molto forte perché la voglia di riscatto in questo nostro Mondiale era tanta. Non abbiamo mai avuto paura, ma solo sentito poca fiducia. Tutto questo non è bastato perché in campo, evidentemente, è mancato qualcos’altro”.
Una frecciata alla ct, ma anche poi alla Federazione: “Siamo convinte che avremmo potuto ottenere risultati diversi se solo fossimo state messe nelle condizioni di poterlo fare. Noi lavoreremo ancora più duro per migliorarci a livello internazionale ma dato che dagli errori si può sempre imparare ci auguriamo un futuro più presente, all’altezza della crescita del nostro calcio, per riuscire ad esprimerci al 100% e rappresentare il paese al meglio delle nostre possibilità”.
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