Vincenzo Italiano è uno dei tecnici con i migliori risultati negli ultimi anni, ma anche lui ha già dovuto patire l’onta dell’esonero o no?
Vincenzo Italiano circa dieci anni fa ha chiuso la carriera di calciatore per intraprendere quella di tecnico. Un ‘classico’ per chi ha militato anche in club di un certo prestigio e non perde la passione per il pallone. Italiano ha giocato fino al 2014, terminando il percorso di atleta al Lumezzane per iniziare quello di vice allenatore al Venezia. La squadra veneta non è però la sola che finora ha allenato, ed anzi il suo è un percorso che può definirsi già piuttosto ricco.
Oggi ha un incarico di livello dato che è allenatore della Fiorentina dal 2021, un club sicuramente blasonato, dalla lunga storia e con cui peraltro l’ex centrocampista – nato in Germania – ha raggiunto una finale di Conference League nella stagione 2022/2023. Quali sono stati però i passi falsi di Vincenzo Italiano come allenatore? Ci sono esoneri nel suo curriculum o finora il suo percorso è da ritenersi ‘immacolato’?
Di seguito una scheda sintetica che riepiloga il suo cammino di allenatore nel corso degli anni, con le varie tappe ed eventuali incidenti di percorso. I dettagli ed anche una curiosità finale, che dimostra il suo talento in panchina.
Gli esordi di Vincenzo Italiano come allenatore e il primo esonero
Nell’estate 2014 la prima esperienza sulla panchina del Venezia – dicevamo – con un ruolo di vice allenatore. Il campionato è la Lega Pro 2014/2015. All’epoca il mister del club era Alessandro Dal Canto. Furono in verità pochi mesi quelli dell’esperienza con i lagunari, perché ad ottobre dello stesso anno la dirigenza societaria scelse di esonerare lo stesso Dal Canto ed il suo staff, quindi anche Vincenzo Italiano. Ma per lui si trattò comunque di un’esperienza da cui trasse un insegnamento, visti i risultati che arrivarono dopo.
Di seguito nella stagione 2015/2016 un nuovo impegno per Vincenzo Italiano, che intese farsi le ossa partendo da una categoria inferiore. Infatti il tecnico allenò la formazione Allievi della Luparense San Paolo. Sicuramente l’ambiente ideale per crescere e muovere i primi passi come allenatore di calcio, dopo la non positiva esperienza al Venezia.
Dopo questa esperienza ne arrivò un’altra, ancora ai ‘piani bassi’ del calcio giocato. Infatti nella stagione 2016/2017 fu il tecnico della Vigontina San Paolo in Serie D, formazione della provincia di Padova in pratica erede della Luparense. Una prima avventura che durò alcuni mesi poi la scelta di dimettersi, per tornare in panchina a marzo 2017. Un apporto tuttavia poco significativo da parte del tecnico, dato che a fine stagione la Vigontina San Paolo retrocesse in campionato Eccellenza. Ma anche qui Vincenzo Italiano trovò elementi per crescere.
Anzi, migliori risultati ottenne dopo, con la firma per l’Arzignano Valchiampo, club militante in Serie D.
L’avventura al Trapani: nessun esonero ma una promozione meritata
Nella stagione 2018/2019 prosegue il suo percorso di crescita professionale, perché Vincenzo Italiano firma con il Trapani, club di Serie C. Per lui in verità si tratta di un ritorno in ambienti già noti, siccome militò nella squadra ai tempi del calcio giocato.
L’avventura è molto positiva e dunque per lui non c’è alcuna traccia di un possibile rischio di esonero: anzi il club arriva secondo nella classifica di Serie C, accede ai playoff e non senza qualche difficoltà centra il traguardo dell’ingresso in Serie B, grazie alla vittoria sul Piacenza. Ecco il primo grande successo professionale per Vincenzo Italiano, che conseguì infatti la promozione dopo alcuni anni di opportuna gavetta.
Nuovo successo allo Spezia e nessun esonero all’orizzonte
L’allenatore aveva preparato il terreno per un salto di qualità in panchina. Così conclude la sua esperienza al Trapani, per firmare nel 2019 un contratto biennale con lo Spezia, altro club militante in Serie B. Anche in questo ambiente risultati più che soddisfacenti, con un terzo posto finale nella classifica del campionato cadetto. L’accesso ai playoff condurrà il club ligure alla finale, conclusasi positivamente contro il Frosinone. Ecco allora l’approdo in Serie A del club ligure e un nuovo successo professionale per mister Italiano.
Allo Spezia restò fino al 2021, nonostante avesse prolungato il contratto fino alla stagione successiva. Per lui anche il raggiungimento di una complessa ma meritata salvezza e la permanenza del club nel massimo campionato italiano, dopo il primo anno ai vertici. Il 30 giugno 2021 la scelta di risolvere il contratto che lo legava alla società ligure, per andare ad allenare altrove.
Qualcosa in effetti bolliva in pentola ed infatti dopo la rescissione con lo Spezia, ecco l’immediato annuncio come nuovo mister della Fiorentina. I risultati anche qui non tardano ad arrivare: buoni piazzamenti in campionato e nuovo accesso alle coppe dopo vari anni di mancanza dai tornei continentali.
Per lui anche una doppia finale nella stessa stagione, la 2022/2023: infatti vi è stata quella di Coppa Italia, persa contro l’Inter, e quella della coppa di Conference League, la terza coppa europea per importanza, tuttavia persa anch’essa contro il West Ham.
Alla luce del suo curriculum nei primi dieci anni di carriera, è piuttosto evidente che Vincenzo Italiano abbia già mostrato non poche abilità come allenatore. Sicuramente si tratta di un profilo vincente e per lui gli esoneri, almeno per il momento, sembrano soltanto un miraggio.
Una curiosità su Vincenzo Italiano che forse non tutti sanno
Vincenzo Italiano si è fatto notare in positivo – dicevamo – e i numeri stanno a provarlo. Infatti ad oggi è il solo allenatore, nel campionato italiano di calcio, in grado di superare tutti i play-off delle tre categorie nazionali, peraltro in modo consecutivo.
Ci riferiamo ovviamente ai playoff del proprio girone di Serie D con l’Arzignano – stagione calcistica 2017/2018 – in quelli di Serie C con il Trapani – stagione 2018/2019 – e in quelli di Serie B con lo Spezia – stagione 2019-2020. Insomma sicuramente un ottimo biglietto da visita per un allenatore che, c’è da presumere, farà ancora molta strada e si toglierà probabilmente più di qualche soddisfazione nella sua carriera in panchina.