Il ReportCalcio è impietoso, con il calcio italiano che nell’ultimo triennio ha fatto registrare 3,6 miliardi di perdite
Il Centro Studi della FIGC ha sviluppato il ReportCalcio, uno studio sulla situazione del calcio italiano a tutto tondo: una fotografia dai contorni drammatici che mette in luce il momento difficile del calcio nostrano.
L’indebitamento complessivo del calcio professionistico nel 2021/22 si attesta intorno ai 5,6 miliardi di euro, con un indice di liquidità che limita fortemente le società sulle possibilità di fare investimenti. Una situazione che ritroviamo perfettamente anche nel calciomercato attuale, dove tutte le squadre sono chiamate a cedere prima di poter acquistare. Un fattore che ha pesato sul triennio è sicuramente il Covid, con una stima di ricavi da ticketing non realizzati di circa 632 milioni, ma come riportato dal Sole 24 Ore il deterioramento dei 100 club di Serie A, B e C è dovuto a squilibri definiti congeniti.
Report impietoso per la Serie A: 5,6 miliardi di debito
Uno dei punti più dirimenti del Report riguarda i costi del lavoro allargato (stipendi più ammortamenti/svalutazioni dei cartellini) e di come questi siano aumentati nonostante la pandemia. Un circolo vizioso che non ha fatto altro che peggiorare la situazione economica del calcio italiano.
Questo perché, ovviamente, mentre i costi aumentavano i ricavi diminuivano a causa della pandemia. Si tratta perciò di uno squilibrio strutturale che non può fare altro che produrre ulteriori perdite e indebitamenti. Nella stagione 2021/22, i 100 club di A, B e C hanno perso in media 3,3 milioni al giorno. Per quanto riguarda la Serie A, intanto, i debiti lordi sono saliti quasi a 5 miliardi di euro: nello specifico, sono raddoppiati i debiti tributari a seguito del dilazionamento degli adempimenti concessi dal Governo durante la pandemia.