La nazionale italiana è guidata da Mancini; l’allenatore è stato in grado di vincere l’ultimo Europeo con gli azzurri.
Attualmente gli azzurri sono guidati da Roberto Mancini, un tecnico che ha vissuto momenti completamente diversi. Dopo le difficoltà iniziali ha trovato la strada giusta togliendosi non poche soddisfazioni; successivamente, però, sono arrivati i problemi e ora il tecnico è chiamato a risolverli per riportare l’Italia dove merita di stare considerando lo status di questa nazionale.
L’Italia, nella sua storia, ha avuto tecnici molto importanti; alcuni non sono riusciti (per pochissimo) a raggiungere meritati traguardi, altri invece hanno inciso il loro nome nella storia della nazionale azzurra lasciando un ricordo a dir poco indelebile.
Enzo Bearzot
Iniziamo questa speciale classifica con Enzo Bearzot, l’allenatore campione del Mondo nel 1982. L’Italia iniziò male la manifestazione con tre pareggi in tre partite e le critiche verso gli azzurri; nella seconda fase Rossi e compagni si trovarono di fronte Argentina e Brasile e, per molti, l’eliminazione era praticamente sicura.
Come spesso accade, però, l’Italia non ha i favori del pronostico tira fuori prestazioni di altissimo livello. Ecco allora che la nazionale azzurra sconfisse Argentina e Brasile trovandosi in semifinale. Prima la Polonia e poi la Germania furono battute con la nazionale azzurra ad andare sul tetto del Mondo.
Vittorio Pozzo
Tra gli allenatori più forti ad essersi seduti sulla panchina azzurra non possiamo non andare a ricordare Vittorio Pozzo. Alla guida dell’Italia ha vinto due Mondiali, nel 1934 e nel 1938, in un calcio completamente diverso da quello attuale.
Due edizioni che l’Italia vinse rispettivamente contro la Cecoslovacchia (imponendosi per due a uno) e contro l’Ungheria andando a vincere per quattro a due. Impossibile non inserire Vittorio Pozzo tra i migliori tecnici nella storia della nazionale italiana.
Marcello Lippi
Se parliamo di grandi allenatori che hanno guidato la nazionale azzurra non possiamo non citare Marcello Lippi, il tecnico del 2006. L’allenatore creò un gruppo coeso, con qualità e soprattutto la voglia di andare a compiere una bellissima impresa.
Il calendario, dopo la fase a gironi, non fu complicatissimo con Australia e Ucraina rispettivamente agli ottavi e ai quarti di finale. Nel calcio, però, tutte le partite vanno giocate con il massimo della concentrazione o il rischio scivolone è dietro l’angolo.
La nazionale azzurra, in quel Mondiale, non sbagliò mai approccio e neanche in finale (dopo essere andata sotto) l’Italia dimostrò carattere e voglia di non mollare mai. Il Mondiale del 2006 resta, ancora oggi, quello meglio giocato dall’Italia che da allora ha collezionato due uscite ai gironi e due mancate qualificazioni.
Roberto Mancini
Chiudiamo questa speciale classifica con Roberto Mancini; l’attuale tecnico della nazionale azzurra ha vinto l’ultimo Europeo andando a dominare, tranne la partita con la Spagna, tutte le partite affrontate.
L’Italia, in quel periodo, ha espresso un gioco a dir poco entusiasmante: continui movimenti, rapidità nel giro palla, costante ricerca della verticalizzazione e nessun punto di riferimento dato agli avversari.
Tutte caratteristiche che hanno accompagna la nazionale azzurra in un mese entusiasmante ma che, successivamente, non sono più state ritrovate; come conseguenza la nazionale italiana ha perso la qualificazione al Mondiale in Qatar. Un risultato difficile da accettare con l’Italia obbligata a far bene al prossimo Europeo ma soprattutto a qualificarsi, dopo due edizioni di assenza, al Mondiale del 2026. In ogni caso, Mancini non può che essere considerato come uno dei migliori allenatori della nazionale azzurra.