Il futuro di Federico Chiesa potrebbe essere ancora lontano dalla Juventus: doppia tentazione per il figlio d’arte
Nelle prime uscite stagionali della Vecchia Signora una delle note più liete riguarda Federico Chiesa, apparso finalmente in palla e con una gamba ritrovata. Il figlio d’arte è sembrato essere centrato e affamato più che mai, per il rinnovo con la Juventus però tutto è ancora bloccato.
L’ex Fiorentina ha il contratto in scadenza al 30 giugno 2025 e, quindi, questa è l’estate campale: o si trova una strada comune per il rinnovo del contratto oppure è il momento migliore per dividersi e monetizzare al massimo la cessione. Ecco perché bisogna tenere la guardia alta con Federico Chiesa, con i dialoghi per il rinnovo di contratto che appaiono bloccati con la Juve e con due grandi occasioni pronte a tentare il figlio d’arte.
Rinnovo bloccato con la Juve: Klopp e CR7 tentano Federico Chiesa
Mentre le luci dei riflettori sono puntate su Dusan Vlahovic e ogni gesto del serbo viene vivisezionato dai social per comprenderne il futuro, Federico Chiesa si riprende la Juventus sul campo e le attenzioni esterne nell’ombra.
Secondo quanto riportato sull’edizione odierna di Tuttosport, con i discorsi per il rinnovo bloccati con la Juventus, ci sarebbero due grandi tentazioni ancora aperte per il figlio d’arte: il Liverpool di Jurgen Klopp e l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo. Il tecnico tedesco stima molto Chiesa e in questo finale di mercato potrebbe tentare un assalto per portarlo subito in Premier League. Quello che può sparigliare le carte, però, è l’offerta dall’Arabia Saudita.
Il club che vanta tra i propri tesserati Cristiano Ronaldo, infatti, non sembra essere ancora sazio e nelle prossime settimane potrebbe presentare una maxi offerta a Chiesa e alla Juve. Per i bianconeri potrebbero arrivare 40/50 milioni di euro, che accontenterebbero Giuntoli e Manna, mentre per il giocatore l’ingaggio sarebbe da capogiro e l’offerta praticamente irrinunciabile. Insomma, attenzione a Chiesa: o centro del villaggio col rinnovo o addio in extremis.