Roberto D’Aversa, neo allenatore del Lecce, ha un background di tecnico fatto di grandi successi con diverse promozioni dalle categorie inferiori. Quali sono state?
Roberto d’Aversa è il classico esempio di ex calciatore dal discreto passato, con anche la militanza in club di Serie A e Serie B – senza però mai ottenere risultati di alto prestigio. Certamente una carriera professionistica nel calcio che conta, ma senza infamia e senza lode. Oggi ci riprova come allenatore, auspicando di conseguire risultati migliori rispetto a quelli dell’esperienza sul terreno di gioco.
Oggi allenatore del Lecce, D’Aversa svolge la professione di tecnico da circa una decina d’anni. Sulla panchina dei pugliesi, va alla caccia di soddisfazioni importanti. In precedenza, come sono andate le cose per lui? L’allenatore ha avuto di certo buoni trascorsi in Serie A, ma si tratta anche di un tecnico che si è ‘specializzato’ in promozioni. Nella sintetica scheda che segue tutti i dettagli principali sul suo percorso.
D’Aversa inizia il suo percorso successivo alla carriera di calciatore nel 2013, anno in cui assume la funzione di responsabile dell’area tecnica della Virtus Lanciano, proprio il club in scelse di appendere le scarpette al chiodo e ritirarsi.
L’anno successivo il primo incarico come mister e la prima stagione sulla panchina del club si conclude per lui con un piazzamento in zona salvezza, un debutto abbastanza importante, siccome all’epoca il Lanciano militava in Serie B.
Nella stagione successiva, a gennaio 2016, arrivò per lui l’esonero da parte del club abruzzese, ma dopo qualche mese la sua avventura da allenatore sarebbe decollata con il ciclo aperto con il Parma.
La chiamata dagli emiliani, in Serie C, fu il suo vero trampolino di lancio. Qui il primo importante successo di D’Aversa che a fine stagione ottenne la promozione in Serie B, con vittoria finale nei playoff a spese dell’Alessandria.
Per lui dunque fu consequenziale la conferma in panchina, che infatti lo vide alla guida del club anche nella stagione successiva di B – la 2017/2018. E in questa ulteriore stagione D’Aversa si fece notare ancora di più per le sue capacità di allenatore, perché centra una nuova promozione – questa volta in Serie A – ottenendo un secondo posto in campionato cadetto da neopromosso.
Al Parma Roberto D’Aversa fece ulteriore preziosa esperienza come allenatore, perché guidò il club ducale per altre due stagioni (2018/2019 e 2019/2020), entrambe in Serie A. In ambo i casi ottenne una salvezza piuttosto tranquilla, con risultati anche prestigiosi nel biennio in massima serie contro le grandi squadre.
Nell’estate 2020, il rapporto si interruppe, anche se D’Aversa fu richiamato a gennaio 2021 per tentare ancora una volta di salvare i gialloblù, subentrando a Liverani. Missione, purtroppo per lui, fallita, con il club che concluse il campionato all’ultimo posto.
Non andarono particolarmente bene le cose, per lui, nemmeno alla guida dei blucerchiati della Sampdoria che lo ingaggiarono nell’estate 2021. Un contratto biennale che però durò soltanto sei mesi: dopo un buon inizio in campionato e la vittoria nel derby col Genoa, a gennaio la società decise di esonerarlo, trovandosi a solo quattro punti dalla zona retrocessione, affidando la panchina a Giampaolo.
Un anno e mezzo di stop e poi la nuova occasione a Lecce, in sostituzione di Baroni. In Puglia, contratto annuale per lui, con la possibilità di una opzione di rinnovo per un altro anno in caso di salvezza. Vedremo se il Salento gli porterà fortuna.
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