Tra le figure di maggiore riferimento per il mondo Inter c’è senza alcun dubbio Javier Zanetti. L’ex storico capitano ha fatto il punto della situazione con focus anche sul nome di Romelu Lukaku
Domani sarà un giorno speciale per i tifosi dell’Inter che vedranno un idolo assoluto come Javier Zanetti arrivare alla soglia dei cinquanta anni. Un compleanno special per l’ex capitano argentino, che in nerazzurro ha vissuto addirittura oltre metà della sua vita.
Si tratta dell’altra faccia della medaglia del tifosi interista, che se da un lato ama e venera la costanza, la signorilità e il legame di Zanetti, dall’altra di recente ha dovuto fare i conti con la delusione della fine del rapporto con Romelu Lukaku. Una situazione di cui ha parlato lo stesso ex capitano in una bella intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, nella quale non sono mancati rifermenti al passato e al suo legame col club: “Di questi 50 anni, 28 li ho passati in Italia, nell’Inter, e questo è un privilegio. Sono un padre e un professionista felice, anche per la riconoscenza della gente. Non parlo del tifoso interista, ma anche di quello avversario”.
Inter, Zanetti su Lukaku: “Da lui ci si aspettava un comportamento diverso”
Oggi Zanetti viva una vita anche professionale ben diversa rispetto a quella da calciatore, ma sempre con gli stesso valori portati in campo in ogni situazione.
Con altrettanta calma e rispetto ha quindi espresso la propria delusione per la vicenda Lukaku: “Per ciò che l’Inter ha fatto per lui ci aspettavamo un altro tipo di comportamento. Come professionista e uomo. Lui ha diritto di andare dove vuole, ci mancherebbe, bastava solo dirlo per tempo. Nessuno, però, è più grande del club e nel costruire una squadra devi sempre considerare chi metti in spogliatoio”.
“Ci ha deluso anche come uomo”, titola quindi la ‘Gazzetta dello Sport’, che nella sua intervista naviga anche sull’altro lato della medaglia, la faccia del nuovo capitano argentino Lautaro Martinez: “Ha senso d’appartenenza e sa dare l’esempio. Questo fa un capitano, far parlare i fatti davanti ai compagni”.