L’ex terzino Roberto Carlos è figura iconica del calcio degli ultimi decenni. Ritiratosi nel 2015, è ancora nel mondo che gli ha dato gloria?
Chi ha seguito le partite del Real Madrid a cavallo tra gli anni ’90 e gli anni duemila, come pure le partite della nazionale brasiliana, conoscerà sicuramente il volto e lo stile di gioco dell’ex calciatore Roberto Carlos.
Considerato tra i più forti e completi terzini della storia del calcio, il brasiliano originario della cittadina di Garça, era veloce, con doti difensive ma anche dotato di buona propensione ad attaccare, tanto da risultare in non pochi casi una sorta di esterno aggiunto sulla fascia sinistra. Dribbling, buona tecnica, visione di gioco e abilità nel gioco di squadra ne completavano il profilo di calciatore professionista. Ha avuto un ruolo primario nel Real Madrid dei Galacticos, che includeva giocatori del calibro di Beckham, Ronaldo, Figo e Zidane.
Roberto Carlos aveva il suo tratto distintivo nei calci piazzati, con cui riusciva spesso a trovare il gol: forza ed effetto li caratterizzavano, e per il portiere capire come controbattere non era impresa facile.
Oggi in molti potrebbero chiedersi che cosa fa l’ex terzino sinistro, ritiratosi dal calcio giocato nel 2015 dopo una breve esperienza in India. E’ ancora nel mondo del pallone oppure no? La scheda che segue lo chiarirà.
Attenzione a non fare confusione, perché c’è un un omonimo che nulla a che fare con il calcio. Chi è nato non dopo gli anni ’60 del secolo scorso, probabilmente ricorderà un altro Roberto Carlos, ovvero un cantante brasiliano che fu capace di ottenere la vittoria del Festival di Sanremo nel lontano 1968.
Grazie anche a questa vittoria, Roberto Carlos Braga – questo il suo nome completo – divenne così uno dei personaggi più amati della musica italiana, e fino alla metà degli anni ’80 fu molto popolare – dato che la sua produzione nella nostra lingua proseguì con tantissimi album e singoli di buon successo.
La caratteristica principale dell’ex calciatore Roberto Carlos, che vinse tantissimo negli anni in cui militò nel Real Madrid e che ottenne anche il titolo mondiale con la sua nazionale nel 2002, fu – dicevamo – l’abilità di calciare le punizioni. Più volte è stato capace di realizzare gol da distanze siderali, sfruttando l’enorme forza che riusciva ad imprimere al pallone. Erano palloni colpiti ‘con le tre dita d’esterno’, in modo da conferire anche un particolare effetto alla traiettoria del tiro.
Ne sanno qualcosa i tifosi della Francia che in un torneo del 1997 pre-mondiale che si sarebbe disputato l’anno successivo in territorio transalpino, assistettero ad una magistrale punizione di Roberto Carlos, che sfidò le leggi della fisica. Il pallone sembrava destinato a finire a lato sulla destra rispetto alla porta, ma improvvisamente cambiò traiettoria per insaccarsi alla sinistra del portiere francese Barthez, che rimase sbalordito dall’esecuzione. Si sostenne però anche che alla traiettoria contribuì anche il vento.
Ancora oggi quel calcio di punizione è comunque assai ricordato e da molti è definito la più bella punizione di tutti i tempi.
Con queste abilità offensive – punizioni ma anche capacità di partecipare al gioco di squadra – ben si comprende che, pur essendo stato un terzino sinistro, Roberto Carlos in carriera fu in grado di fare più di 100 reti.
Non solo abilità di calciatore e tecnica nel saper colpire il pallone nei calci di punizione: una caratteristica che spicca di Roberto Carlos sono le dimensioni delle sue gambe, in particolare le cosce.
Non particolarmente lunghe, ma estremamente muscolose. Vi sono varie foto sul web assai popolari e che, in effetti, balzano subito all’occhio per via di questa caratteristica fisica inconsueta. Se è vero che i calciatori hanno per definizione gambe robuste, è altrettanto vero che le cosce di Roberto Carlos sono sicuramente uniche.
Da tempo Roberto Carlos ha scelto di appendere le scarpette al chiodo, ma cosa fa esattamente nei tempi odierni? E’ ancora nel mondo dello sport più amato al mondo? Ebbene la risposta è sì: l’ex terzino sinistro ha intrapreso da anni la carriera di allenatore. Fu inizialmente vice nella squadra russa dell’Anzhi, per poi spostarsi in Turchia ad allenare Sivasspor e Akhisar Belediyespor. Seguì poi un’esperienza in Qatar con l’Al-Arabi e poi in India con il Delhi Dynamos.
Dal 2016 è un collaboratore della cantera del Real Madrid come anche un ambasciatore del club nel continente asiatico. D’altronde ha contribuito a fare la storia dei blancos, quindi i legami sono rimasti forti. Da notare infine che lo scorso anno ha ottenuto il patentino da allenatore UEFA Pro in Spagna. Segno che la volontà di allenare in Roberto Carlos è molto forte, e la sua passione per il calcio non si è di certo affievolita con il passare del tempo.
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