Plusvalenze ‘fittizie’, nuova causa: nel mirino lo scambio Genoa-Inter

Lo scambio tra Genoa e Inter finisce in tribunale: pronto la causa per una plusvalenza considerata fittizia

Plusvalenze fittizie. Quante volte nell’ultimo anno abbiamo sentito e parlato di questa definizione, fino a farla diventare argomento consueto nelle discussioni calcistiche. Nella scorsa stagione al centro dell’intera vicenda c’è stata la Juventus che ha pagato con il -10 in classifica e l’esclusione dalle coppe europee.

Causa al Genoa per lo scambio con l'Inter
Tifosi Inter (LaPresse) – Calciomercato.it

Ma anche in passato le plusvalenze sono finite al centro di dibattiti e indagini giudiziari ed ad essere coinvolte sono state anche altre big di Serie A, come Inter e Milan nel 2017. Proprio i nerazzurri sono indirettamente coinvolti in una situazione che sembra destinata a finire nelle aule del tribunale.

Tutto nasce da uno scambio tra Genoa e Inter del 2013: Michael Ventre, allora giovane attaccante passa dai liguri ai nerazzurri in uno scambio con un altro calciatore per un valore di 3,7 milioni. Ora l’avvocato del calciatore, che attualmente milita in Eccellenza con l’Imperia, è pronto a fare causa civile al club rossoblù.

In particolare, stando a quanto si legge su ‘Il Fatto Quotidiano’, il legale Erik Siciliano vorrebbe chiedere un risarcimento di 2,5 milioni di euro.

Genoa-Inter, causa per uno scambio del 2013

L’avvocato Siciliano, che cura la faccenda per conto di Ventre, sostiene che quello scambio del 2013 e soprattutto la valutazione fatta al suo assistito avrebbe causato un grave danno per il proseguo della carriera.

Causa al Genoa per lo scambio con l'Inter
Genoa (LaPresse) – Calciomercato.it

La valutazione, infatti, avrebbe di fatto bloccato la cessione di Ventre, che ha dovuto aspettare – tra vari prestiti – il 2017, data di scadenza del suo contratto con i nerazzurri. Stando a quanto sostenuto dal legale, questa operazione – di cui l’allora giovane calciatore sarebbe stato inconsapevole oggetto –  avrebbe “comportato la grave e irrimediabile compromissione delle prospettive di carriera”. Da qui la richiesta di risarcimento milionario (2,5 milioni di euro) anche se la proprietà della società ligure (così come quella dell’Inter) è da allora cambiata.

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