La pec per le dimissioni, i sostituti di Roberto Mancini, i meriti del ct e molto altro: l’intervista esclusiva ad Antonio Di Gennaro, commentatore tecnico della RAI.
Come un fulmine a ciel sereno, la Federcalcio italiana si è ritrovata senza ct date le dimissioni improvvise di Roberto Mancini, a poche settimane dagli impegni per le qualificazioni ad EURO 2024.
Le ragioni non sono state rese note, ma Antonio Di Gennaro prova a fare una ricostruzione di quanto è accaduto ai microfoni di Calciomercato.it: “Non so bene i motivi delle dimissioni del ct. Ma bisogna portare rispetto per Mancini – Ammette con tono serio il commentatore tecnico della RAI – Pesa l’eliminazione al Mondiale in Qatar, ma lui ha cambiato il gioco e la mentalità del gruppo. Bisogna portare rispetto ad un allenatore che ha fatto il record mondiale di risultati utili consecutivi. Ci sono diverse ipotesi sulle sue dimissioni, ma lasciano il tempo che trovano. Ci sarebbe questa offerta in Arabia…L’Arabia sta stravolgendo il mercato. Un’altra ragione potrebbe essere la mancanza di fiducia o lo scollamento con lo staff”.
Però c’è anche un aspetto da tenere in considerazione, ossia la comunicazione utilizzata dal commissario tecnico per liberarsi dal suo incarico con la Nazionale: “Dare le dimissioni tramite una pec fa pensare che ci fossero delle frizioni con la federazione già da tempo…”. E per il futuro, Antonio Di Gennaro vede bene sulla panchina Azzurra un paio di profili su tutti: Spalletti e Conte i favoriti.
In esclusiva ai nostri microfoni l’ex calciatore di Fiorentina e Verona ricorda i meriti che bisogna dare a Roberto Mancini: “Ha riportato gioco e mentalità dopo l’eliminazione dal Mondiale russo. Ha fatto cose straordinarie vincendo l’Europeo. Qualcuno dice che ha avuto fortuna, ma è necessaria in quelle competizioni. Penso sia normale. Ricordiamoci che abbiamo vinto nella tana dell’Inghilterra a Wembley“.
E Di Gennaro poi sottolinea che alla base della mancata qualificazione al Mondiale in Qatar ci sono due rigori sbagliati: “Alla fine siamo usciti per due rigori sbagliati: uno in Svizzera e uno all’Olimpico. Questa è la realtà del calcio. Non bisogna dare la croce addosso a Jorginho, ma è stata l’opportunità che ci siamo fatti mancare”.
Tra i pregi di Roberto Mancini c’è sicuramente quello di aver lanciato e scovato dei giovani: “Ha sempre visto i giovani calciatori come la nostra prospettiva. Ha convocato Zaniolo quando non aveva ancora giocato in Serie A, ha convocato Pafundi di recente… Ha lanciato messaggi, ma non so se questi siano stati recepiti. Bisogna avere il coraggio di far giocare i ragazzi giovani”.
E in merito al post Mancini, il commentatore tecnico della RAI non ha alcun dubbio: “La Federazione deve avere subito la capacità di trovare un sostituto: tra meno di un mese ci sono due appuntamenti fondamentali per conservare quell’Europeo vinto meritatamente da Mancini”.
“Si parla di Spalletti e Conte: sarebbero due top ct. Hanno grandi capacità tecniche e tattiche. Sono abituati a lavorare nel quotidiano, ma anche Mancini lo era. Si adatterebbero alle condizioni della Nazionale – Commenta Antonio Di Gennaro – Ci sarebbero anche delle alternative giovani, ma credo che la Federcalcio debba trovare un condottiero, un allenatore già pronto”. Poi la preoccupazione più seria: “Le dimissioni possono anche provocare un contraccolpo ai giocatori“.
L’ormai ex commissario tecnico degli Azzurri ha pescato dall’Argentina il nuovo bomber della Nazionale. Mateo Retegui, grazie alla visibilità ottenuta con l’Italia e alla fiducia di ct Mancini, è sbarcato in Serie A e ora giocherà al Genoa, sotto la guida di Alberto Gilardino.
Sul giovane attaccante della Nazionale, Di Gennaro commenta: “Deve migliorare a livello tecnico. Quando ci saranno i raduni dovrà trovare i meccanismi giusti. Ora che è in Serie A si può confrontare con i nostri difensori, sempre molto bravi. Lui credo che possa fare bene: ha umiltà, voglia, capacità di migliorarsi. Poi il Genoa ha un ambiente che può spingerlo”.
Per la Nazionale, insomma, c’è un bel presente e futuro, soprattutto considerando che è ritornato in Serie A anche Gianluca Scamacca: “Spetterà al nuovo allentare scegliere. C’è ancora Immobile, c’è Scamacca che ora può trovare continuità all’Atalanta”. Ora, però, bisogna accelerare i tempi e mettere subito alle spalle le dimissioni di Mancini. A settembre l’Italia affronterà la Macedonia del Nord e l’Ucraina: “E’ necessario che la Federazione scelga alla svelta. Credo entro questa settimana, perché i tempi sono abbastanza stretti”.
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