L’allenatore della Lazio non si è risparmiato nelle dichiarazioni già dalla prima conferenza stampa
Ripartirà ufficialmente domani sera la nuova stagione della Lazio. La formazione di Maurizio Sarri farà l’esordio in campionato al Via del Mare contro un Lecce storicamente ostico per il tecnico toscano. Una squadra, quella biancoceleste, rinnovata in vari reparti e con forze fresche pronte a dare il loro contributo.
Grande attesa ad esempio nei confronti di Kamada, colpo piazzato a centrocampo per sopperire l’addio di Milinkovic-Savic. Il giapponese, come spiegato da Sarri in conferenza stampa, non sembra però essere ancora al top della condizione: “Non è pronto fisicamente, non è completamente inserito nei meccanismi, ma è un giocatore fatto. La prestazione te la può tirare fuori in qualsiasi modo. I nuovi hanno qualche difficoltà. Hanno cambiato lingua, allenamenti, modi di mangiare. Non ha i 90 minuti, non abbiamo ancora deciso. La sensazione a livello globale è che abbia l’esperienza per limitare i tempi”.
Un centrocampo completato dal solito Luis Alberto: “L’ho visto bene, le responsabilità le aveva già la scorsa stagione. Ha svolto una buona preparazione, viene da un periodo più sofferto, qualche acciacco lo sta rallentando. Sarà importante anche quest’anno, come lo è stato anche lo scorso da novembre in poi”.
Per quanto riguarda la preparazione, Sarri non ha risparmiato aspre critiche al calendario del campionato italiano: “I riscontri partono da domani, troveremo un clima difficile. Quello di stamattina era uno degli allenamenti più difficili della mia vita, ed ero fermo. Il sole a picco è complicato. Si fanno i calendari tipo Inghilterra, senza tener conto che siamo quasi in Africa. A Birmingham c’erano 15 gradi, bisogna tenere in considerazione quest’aspetto. La Germania si ferma a gennaio perché c’è -15, ora qui fanno 38 gradi”.
Un calendario che secondo l’allenatore penalizzerà la Lazio in avvio: “Ho parlato con un mio amico statistico, giocare quattro trasferte di cui le prime tre contro Juve, Napoli e Milan è praticamente impossibile. Credo non sia casuale“.
Guai poi a parlare di mercato: “Domani ci attende la gara di Lecce, dove l’anno scorso abbiamo perso. Chiamate Lotito e Fabiani se volete parlare di mercato, altrimenti mi alzo e vado via”.
Sarri ha infatti chiuso la conferenza attaccando l’ampio spazio dedicato al mercato nel calcio moderno: “Se alla vigilia della partita mi metto a parlare di mercato… Già è una cazzata che sia aperto a stagione iniziata, così come è uno scandalo che venga riaperto a gennaio con nove partite da giocare. In Italia ci si lamenta che i mercati hanno in mano il calcio mondiale, ma che leggi abbiamo fatto per evitarlo? Il mercato dura il triplo di 30 anni fa, facciamo un mercato di 10 giorni e i procuratori conteranno meno. Mi girano i coglioni che domani qualche calciatore può essere con la testa altrove e pensa al mercato. Io le cazzate che ho sentito su di me non le ho mai sentite in vita mia. Il 75% delle notizie su di me erano bufale. Preferisco parlare di Lecce e non di mercato”.
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