Bruno Conti torna sulla panchina della Roma dopo 18 anni e riceve l’abbraccio dell’Olimpico: lo striscione della Sud è super
“Di Bruno ce n’è uno e viene da Nettuno”. Un mantra per i tifosi della Roma di tutte le età. La serata di oggi per i giallorossi è particolare e densa di emozioni, perché è la prima giornata di campionato ma anche e soprattutto per il ricordo di Carletto Mazzone. Non solo, perché stasera torna in panchina un mito vivente come Bruno Conti. A 18 anni dall’ultima volta (la finale di Coppa Italia persa con l’Inter nel 2005) ‘Marazico’ si siede di nuovo nella posizione di tecnico giallorosso.
Il motivo è noto, con quasi tutti i componenti dello staff di Mourinho squalificati: lo Special One, il suo vice Foti, il preparatore dei portieri Nuno Santos e il match analyst Salzarulo. In panchina c’è infatti il preparatore atletico Stefano Rapetti e proprio Bruno Conti, uno dei pochi rimasti con il patentino UEFA Pro. E nel prepartita è stato ovviamente scandito anche il suo nome dallo speaker, prima di quello di Mourinho. Non è uno come gli altri. Lo sa anche il mister portoghese, che infatti a microfoni spenti nella conferenza di ieri ha sottolineato la sua importanza: “Bruno lo vorrei tutte le partite con me in panchina. Magari. È una leggenda, ha fatto la storia. Ci sarà anche a Verona”. Al ‘Bentegodi’, infatti, saranno ancora in vigore le squalifiche. Un binomio sottolineato anche dagli stessi tifosi sugli spalti, come testimonia lo striscione in Curva Sud: “Bruno in panchina, José sugli spalti. Passato e presente, uniti tutti quanti!”