Le dieci frase più belle di Ancelotti: la benedizione a Mourinho e il retroscena su Aquilani

Ancelotti è uno degli allenatori più bravi in circolazione ed è stato capace di scrivere pagine importantissime nella storia del calcio

Attualmente è il tecnico del Real Madrid ma Carlo Ancelotti ha avuto una carriera decisamente importante sia da calciatore sia da allenatore; come tecnico è stato capace di scrivere pagine importanti nella storia del calcio come il successo, con le Merengues, della Champions League vinta alla guida del Real Madrid.

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Ancelotti (LaPresse) – Calciomercato.It

Allenatore con una precisa idea di gioco e la capacità di far rendere, nel migliore dei modi, i giocatori a disposizione; Ancelotti è uno dei migliori nel suo mestiere anche se ha avuto dei momenti non semplicissimi ma nessuno è perfetto e anche a uno come lui è concesso di poter avere delle avventure non positive al cento per cento.

Uno dei binomi più importanti nella sua carriera da allenatore è, senza dubbio, quello con il Milan; sulla panchina dei rossoneri ha vissuto anni incredibili ma anche la vicenda di Calciopoli. A tal proposito affermò, con decisione, “E’ chiaro il fatto che il Milan è stato penalizzato“.

Da tecnico del Milan ha avuto la fortuna di allenare non pochi campioni ma nessuno, probabilmente, è stato in grado di esordire come Paloschi. “Non è da tutti fare quello che ha fatto Paloschi, segnare al debutto dopo 18 secondi è incredibile“. Il riferimento è al gol, decisivo per la conquista dei tre punti, realizzato contro il Siena nel febbraio del 2008. Tra i tanti campioni allenati, uno dei più forti è stato senza dubbio Maldini; una curiosità, che forse non tutti sanno, è che “E’ l’unico giocatore a cui non ho dato una multa per ritardo“.

Allenatore che ha sempre avuto quel pizzico di ironia pungente in grado di far divertire chi lo stava ascoltando; a tal proposito non possiamo dimenticare quando, alla domanda sulla serata in discoteca di Ronaldinho, rispose “Aveva il permesso fino alle 5, è tornato alle 3. Non si stava divertendo“. Una risposta che ci dice molto del tipo di allenatore che è Ancelotti a livello comunicativo.

Le frasi più belle di Ancelotti: da Mourinho al paragone con Aquilani

Insieme a Guardiola e Mourinho, Ancelotti è senza ombra di dubbio uno degli allenatori più vincenti nella storia del calcio; proprio sul tecnico portoghese disse “Il giorno in cui smetterò di allenare, Mourinho sarà un allenatore che mi interesserà seguire“. Attestato di stima importante tra due capaci di scrivere la storia di questo sport e che non hanno voglia di smettere.

Tanti i campioni allenati da Ancelotti tra cui non possiamo non sottolineare Cristiano Ronaldo; il portoghese è uno dei giocatori più forti nella storia del calcio e su di lui non si possono che spendere belle parole. “Il livello di questo giocatore è di un altro mondo” quello che disse l’attuale tecnico del Real sul fenomeno portoghese.

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Ancelotti (LaPresse) – Calciomercato.It

Ancelotti è sempre stato un tecnico che diceva quello che pensava; ha sempre espresso la sua opinione con la massima educazione e il massimo rispetto possibile. Ricordiamo, a tal proposito, due casi diversi come “Un modello e una svolta per il calcio italiano” in riferimento allo Juventus Stadium, la casa del club bianconero ma anche “Penso che la gara si possa interrompere” in risposta alla domanda su una possibile relazione per quanto concerne i cori razzisti.

Molto spesso si fanno dei paragoni tra allenatori ma anche tra un tecnico e un giocatore in attività; a tal proposito Ancelotti disse “Mi rivedo un po’ in Alberto Aquilani a livello tecnico“. Affermazione decisamente importante. Come detto siamo di fronte ad uno dei tecnici più forti in circolazione e allora non possiamo che terminare con “L’esonero fa parte del nostro mestiere“. Frase che ha il sapore della consapevolezza verso un mestiere dove, se le cose non vanno per il verso giusto, il tecnico è il primo a pagare.

Quando deciderà di smettere di allenare sarà impossibile dimenticarsi di uno come Ancelotti sia per le qualità da giocatore, sia per quelle da allenatore ma anche per la sua capacità comunicativa.

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