La Juventus ha iniziato il campionato di Serie A come meglio non poteva. Tre gol fatti, zero subiti contro l’Udinese e un atteggiamento nel rettangolo verde che lascia ben sperare i tifosi bianconeri
Nella lunga e lenta estate della ‘Signora’ però una grossa incognita non trova ancora risposta. La situazione di Paul Pogba è tutta da decifrare, ma il recupero del francese procede bene.
L’entusiasmo in casa Juve è palpabile. Dopo la vittoria di Udine e il giorno di riposo del lunedì, Max Allegri e la sua banda hanno ricominciato a lavorare in vista dell’esordio casalingo in programma domenica contro il Bologna. Tanti i tifosi bianconeri ad attendere i giocatori al termine dell’allenamento di ieri, a riprova di un ambiente che ha iniziato col piede giusto. Tra i più acclamati Rabiot e Weah, che si sono trattenuti a lungo con i fan.
Compagno di reparto e connazionale di Rabiot, in gol contro l’Udinese e sempre più leader, è Paul Pogba. La cui situazione è se vogliamo diametralmente opposta a quella dell’ex PSG. Il ‘Polpo’ arriva da una annata nera (… e non bianconera) e non ha mai nascosto la sua voglia di dimostrare di essere ancora un centrocampista di livello. Di fatto alla Juve non ci è mai tornato per davvero.
La situazione del classe ’93, tra situazioni extra-campo e infortuni, non è di facile lettura. Su di lui ha parlato anche Didier Deschamps, ct della Francia ed ex centrocampista proprio della Juventus.
Da oltralpe arrivano voci di incoraggiamento per Paul Pogba. Le parole del ct Deschamps a ‘L’Equipe’ lasciano uno spiraglio aperto per il ritorno con i ‘galletti’ dell’ex-Manchester United. Con la Francia Paul ha vinto il mondiale del 2018 e ha partecipato all’Europeo del 2021, ma non ha preso parte alla spedizione dell’ultima rassegna iridata in Qatar, a causa dell’infortunio al menisco. Il commissario tecnico de ‘Les Bleus’ però non chiude la porte allo juventino. “Voglio Paul in squadra solo se è davvero Paul, ma penso che possa tornare, ha la mente e le capacità per farcela”, parole di stima che sicuramente faranno piacere al francese, che ha dato molto alla nazionale transalpina.
A Torino si vocifera di come il lavoro parzialmente differenziato di Pogba prosegua per il meglio e che, anche stando alle parole di Allegri delle settimane passate, il recupero procede. Un Pogba spendibile per una maglia da titolare è probabile che si vedrà solo dopo la sosta delle nazionali, e quindi nella seconda metà di settembre. In ogni caso, questi giorni di lavoro saranno determinanti. Dopo la convocazione per la sfida della Dacia Arena, se il lavoro proseguirà a dovere, non è impensabile rivedere Pogba in campo già domenica per qualche manciata di minuti. Mister Allegri lo ha sempre detto: “Quando è in campo deve determinare”. Ecco dunque che, anche a gara in corso e senza il pieno ritmo partita, il ‘Polpo’ può essere un jolly interessante.
In tutto ciò, però, ancora il calciomercato. Già, perché la policy del direttore Giuntoli è chiara: serve sostenibilità. La Juve è da risanare e la mancata partecipazione alla Champions League non è una variabile da poco. Il numero 10 bianconero percepisce molto (8 milioni di euro più bonus). Ecco dunque che, sfruttando l’onda lunga del mercato in Arabia Saudita, che chiude il 20 settembre, le orecchie della dirigenza sono sempre tese ad eventuali proposte e offerte. E che ne voglia Paul, liberarsi di un ingaggio così ingombrante non farebbe strappare i capelli proprio a nessuno dietro le scrivanie della Continassa. Pogba però vuole restare e lavora per farlo e la Francia lo aspetta… ma l’Arabia è sempre sullo sfondo.
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