Fatali i comportamenti durante i festeggiamenti per la vittoria del Mondiale della Spagna per il presidente della federcalcio Rubiales, costretto alle dimissioni
Lo scandalo degli ultimi giorni in Spagna in occasione del Mondiale femminile di calcio ha portato alle dimissioni del presidente della federcalcio Luis Rubiales.
Come riporta ‘El Pais’, il numero uno della RFEF resterà tale fino a domani, quando ufficializzerà la decisione di cui già oggi ha informato il suo staff. Il suo “bacio non consensuale” a Jenni Hermoso – calciatrice della nazionale spagnola campione del mondo – e il suo comportamento durante i festeggiamenti hanno finito per costargli il posto di presidente della federcalcio spagnola. La decisione è stata presa nelle ultime ore, si legge ancora sul quotidiano iberico, di questo pomeriggio. Oggi Rubiales ha incontrato la sua ‘squadra’ di fiducia, anche sollecitato da diversi presidenti di territori, è arrivata la decisione sulle dimissioni considerando anche la possibilità di essere squalificato dal Consiglio Superiore dello Sport. Le dimissioni saranno formalizzate nell’assemblea della federazione, riunita in convocazione straordinaria questo venerdì.
Il quasi ex presidente della federazione ha voluto “raccogliere il massimo sostegno possibile, fare il punto sulla sua gestione nel calcio femminile e gonfiare il petto per i risultati ottenuti negli ultimi anni”.
La prima intenzione di Rubiales non era quella di dimettersi, ma il susseguirsi di critiche e la perdita di sostegno da parte di tutto il mondo del calcio dopo i fatti in Australia lo hanno portato a lasciare l’incarico. Le pressioni non hanno smesso di crescere nelle ultime ore. Dalla richiesta di dimissioni di Yolanda Diaz, vicepresidente del Governo, alle dichiarazioni di diversi ministri, i reclami pervenuti al Consiglio Superiore dello Sport (CSD), la qualifica di “inaccettabile” di Pedro Sanchez e la dichiarazione rilasciata da Jenni Hermoso attraverso il sindacato Futpro, in cui chiedeva misure energiche dopo quanto accaduto, hanno minato la resistenza del presidente federale. Il fascicolo disciplinare aperto giovedì dalla FIFA è stato l’ultimo intoppo che ha finito per spingere Rubiales ad abbandonare l’incarico che deteneva dal maggio 2018. O dimissioni o ‘licenziamento’. Il CSD era determinato a presentare tutte queste denunce al Tribunale amministrativo dello sport, convinto che Rubiales avesse violato la legge sportiva in termini di violenza sessuale con il suo comportamento.
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