L’esordio casalingo per la Juventus si avvicina sempre più. Domenica, all’Allianz Stadium di Torino, arriverà il Bologna di Thiago Motta per la prima gara tra le mure amiche bianconere
La formazione di Max Allegri ha ben figurato a Udine e ha intenzione di dare continuità all’ottima prima uscita della Serie A 23/24, centrando i tre punti anche in casa. A guidare la ‘Vecchia Signora’, ancora una volta, ci sarà Adrien Rabiot.
Il mercato della Juventus nell’ultima sessione estiva non ha regalato troppe emozioni ai numerosi tifosi ‘gobbi’. E salvo scossoni ad oggi inattesi, la campagna di rafforzamento è quasi certamente terminata. Le cose possono cambiare solo in caso di eventuali cessioni. Il volto nuovo resta Weah, accompagnato dal “rientro alla base” di Cambiaso e dal riscatto di Milik. Si sono viste a Torino sessioni di mercato oggettivamente più emozionanti da vivere. Su tutti però, non va dimenticato un “colpo”, perché di questo si tratta: il prolungamento annuale di Adrien Rabiot.
Il francese è a tutti gli effetti un “nuovo acquisto”. Nelle fasi conclusive della scorsa stagione, nulla lasciava intravedere spiragli per la permanenza del ‘Duca’ a Torino e, onor del vero, da tutti era dato come partente. L’esclusione dalla Champions League aveva di fatto portato a rasentar lo zero le possibilità che Rabiot rimanesse in maglia bianconera.
La fine del rapporto, va detto, avrebbe lasciato un sapore amaro sul palato del popolo juventino. Rabiot infatti, dopo annate da “vorrei ma non posso” nel corso dell’ultima stagione aveva finalmente preso il volo… o meglio, aveva iniziato a correre (come fanno i migliori purosangue). Il più grande estimatore del classe ’95 è sempre stato Mister Allegri che aveva pronosticato anche la doppia cifra per le marcature della mezzala transalpina.
Adrien Rabiot è un top player. Per la Juventus, per la Serie A e per la Francia. I numeri, la crescita e le prestazioni lo dimostrano… e Allegri si gode il “suo” centrocampista.
Rabiot è sempre più al centro della Juventus, del progetto e del campo, letteralmente. E il suo rinnovo vale come un acquisto. Le parole, a firma avvenuta, sono forse un po’ di rito ma nascondono qualcosa di più: “La mia scelta arriva dal cuore, la Juventus è casa”. Già, se ne sentono molte di dichiarazioni così. Quello che Rabiot però non ha detto è la centralità che gli è stata riconosciuta. Dietro al rinnovo dell’ex Psg c’è un lavoro di convincimento certosino dell’allenatore che ha sempre indicato il francese come uno dei capisaldi della rosa.
Ecco dunque la prima giornata. Pronti-via, Rabiot ripaga appieno la scelta della dirigenza e conferma quanto Allegri ha sempre sostenuto. La leadership di ‘Cavallo Pazzo’ è sia tecnica, sia dentro lo spogliatoio. Arrivato nel 2019, Adrien ha capito perfettamente cos’è la Juventus e può far già parte dello “zoccolo duro” che serve alla Juve per ripartire. Averlo convinto a non sposare i club di Premier ha una doppia valenza quindi: alla Continassa hanno trattenuto il miglior centrocampista della scorsa stagione, evitando dunque di dover colmare sul mercato un vuoto difficile, date le scarse risorse.
Il prolungamento di un anno può sembrare poca cosa, ma alle stesse cifre del precedente accordo è un colpo importante. Tutto rimandato, ma nel frattempo la Juve riparte con Rabiot e lui con la Juve. E in vista dell’Europeo, meglio non poteva andargli. Nella testa di Allegri frullo l’idea di creare una mediana composta da un vice-campione e un campione del mondo: già, perché in rosa c’è sempre quel Paul Pogba che la Francia aspetta. Il tecnico livornese, spingendo sulla permanenza di Rabiot e sapendo di aver tra le mani il jolly Pogba, sogna dunque di mettere in campo una mediana di livello veramente importante per il nostro campionato.
Appuntamento dunque a domenica, con Adrien Rabiot sempre più al centro di questa Juve, pronto a trascinare ‘Madama’ alla prima vittoria casalinga. Bonne chance, ‘Duc’!
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