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Locatelli, così non va! Allegri lo fa giocare fuori ruolo… e il mercato non lo aiuta

La Juventus stecca alla seconda di campionato. Già, perché al netto del pareggio, rispetto alla gara di Udine i passi indietro sono stati molti. Al tutto esaurito dell’Allianz Stadium la formazione di casa non risponde presente

I bianconeri di mister Allegri scendono in campo confusi e sconnessi. Difficile leggere le intenzioni della manovra juventina. In difficoltà, tra gli altri, Manuel Locatelli. Uscito anche tra qualche fischio.

Manuel Locatelli contro il Bologna
Manuel Locatelli (LaPresse) – calciomercato.it

Ci si aspettava una Juventus diversa. Alla vigilia però Allegri aveva messo in guardia, preoccupato dall’eccessivo entusiasmo. Detto, fatto: la Juve non si riconferma. Dapprima sul piano della prestazione, quindi nel risultato. Il pareggio va stretto al Bologna, autore di una prova gagliarda e ben studiata da parte di Thiago Motta. Senza bisogno di aprire la parentesi legata agli episodi arbitrali.

La Juve ha fatto difficoltà in tutti i reparti. La linea difensiva carioca non ha dato certezze, con Alex Sandro punta dell’iceberg di un atteggiamento a dir poco compassato. In avanti, Vlahovic si è dannato, spesso da solo, e Chiesa è lentamente sparito, non trovando la propria collocazione e svariando senza pace sulla fascia. Weah non ha mai saltato l’uomo e Cambiaso è stato ben arginato. E in mezzo? Fagioli non brillante, Rabiot avulso e limitato dal giallo… e Locatelli in seria difficoltà. L’ex Sassuolo, che punta anche a tornare in Nazionale, compare tra i peggiori della serata dello Stadium, nonostante si abbia la sensazione che l’atteggiamento del giocatore sia propositivo e mai indolente. 

Juventus, Allegri mette Locatelli fuori ruolo e la cessione di Rovella non lo aiuta

La prestazione di Manuel Locatelli è l’emblema della partita storta dei bianconeri, ma quali sono le cause?

Manuel Locatelli contro il Bologna
Manuel Locatelli (LaPresse) – calciomercato.it

L’estate del mercato bianconera non ha regalato molti guizzi. Se c’è però una certezza, è la ricerca da parte della Juve di un “vertice basso” di centrocampo. I nomi erano quelli di Kessiè su tutti, ma anche Partey. Giocatori che per motivi diversi non vestiranno in ogni caso la maglia della ‘Signora’. In ogni caso, alla Juve era rientrato Rovella che, con caratteristiche più a regista e meno da mediano, avrebbe potuto occupare il ruolo di perno nel centrocampo a tre. 

Cos’hanno in comune i due mediani e l’ex Monza, ceduto alla Lazio? Poco, se non il fatto che avrebbero permesso a Locatelli di non piazzarsi più in quella zolla di terreno verde dello Stadium. Il classe ’98, da quando è arrivato alla Juve, ha sempre giocato in un ruolo non suo. Al Sassuolo faceva la mezzala di inserimento “alla Frattesi”, per intenderci, a Torino non è praticamente mai capitato.

A pochi giorni dalla fine del mercato, pare impensabile l’arrivo di un regista/perno davanti alla difesa. Ecco quindi che Locatelli viene doppiamente sacrificato. Sono richiesti a lui compiti che può svolgere, ma con le proprie caratteristiche, e soprattutto arretrando il suo raggio d’azione è difficile vederlo pericoloso in zona gol. I tifosi poi non gli perdonano più nulla, forse per le aspettative create prima del suo arrivo, e accompagnano coi fischi la sua uscita dal campo. La Nazionale, con prestazioni come quella di ieri, si allontana sempre di più.

Certo, il mercato tra mancati ingressi e uscite non ha aiutato, ma perché non provare magari anche Fagioli in quel ruolo, permettendo a ‘Loca’ di sganciarsi, per giocare più avanti e sopratutto nel suo ruolo?

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