“È mobbing”: la ‘sentenza’ sul caso Bonucci-Juventus

L’avvocato Mattia Grassani sui temi caldi del momento: tra il caso Bonucci, Osimhen e la clausola di Spalletti

Dal caso Bonucci al rinnovo di Osimhen, passando per la clausola di Spalletti. L’avvocato Mattia Grassani a Tv Play fa il punto su alcuni degli argomenti più caldi in questa fine d’estate e di calciomercato.

Caso Bonucci, interviene Grassani
Bonucci (LaPresse) – Calciomercato.it

In primo piano c’è Bonucci, volato in Germania per firmare con l’Union Berlino, lasciando la Juventus dopo un’estate da separato in casa: “È il primo e non sarà l’ultimo di rapporti tra società e calciatori che diventano ingombranti per questioni contrattuali – dice il legale -. Nessuna novità. È l’ennesima dimostrazione che il mobbing esiste: non gli è stato permesso di allenarsi con la prima squadra e il proprio allenatore: questo è mobbing. In tribunale sarebbe potuta finire in qualsiasi modo”.

Da Bonucci a Osimhen, con il rinnovo di cui si parla ormai da settimane: “Il contratto l’ho scritto tempo fa. Per il rinnovo ci sono trattativa avanzate”.

Grassani su clausola Spalletti: “Accordo firmato il 18 luglio”

Nel corso del suo intervento, Mattia Grassani ha parlato anche della ormai famosa clausola di Spalletti, neo ct della Nazionale italiana.

Spalletti e la clausola: parla Grassani
Spalletti (LaPresse) – Calciomercato.it

“La questione coinvolge il club e il tecnico – ha affermato -. La Figc ha esercitato un suo diritto sottoponendo un contratto ad un allenatore libero. Se il Napoli mi dirà di fare causa andremo in tribunale. Il 18 luglio Spalletti ha firmato un accordo conciliativo che ho contribuito a scrivere. In quell’accordo  – spiega Grassani – Spalletti rinunciava ad allenare qualsiasi club o Nazionale”.

L’avvocato quindi conclude: “C’è chi dice che non vale quella clausola. Se il Napoli non avesse accettato le sue dimissioni, lui oggi non potrebbe allenare la Nazionale”.

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