Si è chiusa la sessione estiva del calciomercato 2023/2024: ecco le pagelle di tutte le squadre della Serie A
Si chiude il calciomercato estivo 2023: Milan regina del mercato, Juventus non pervenuta. Bene l’Inter, meglio la Roma. Tra le piccole ottimi voti per Cagliari e Frosinone. Bocciate Empoli e Udinese.
ATALANTA 7 – I nerazzurri si sono profondamente rinnovati, tra scommesse e giocatori di esperienza. Attenzione a De Ketelaere, arrivato dal Milan dopo una stagione sottotono, mentre la sfortuna ha colpito Touré, che starà fermo ai box per diverso tempo a causa di un infortunio. Ottimo il colpo Kolasinac, così come Holm, strappato alla concorrenza di diversi club. In uscita, Duvan Zapata va al Torino, ma il capolavoro è la cessione di Hojlund al Manchester United per circa 90 milioni di euro, bonus inclusi. Chapeau.
BOLOGNA 6,5 – Una bella rivoluzione per la squadra di Thiago Motta, che potenzialmente avrà sei nuovi titolari nell’undici iniziale. In difesa c’è curiosità per Beukema preso dall’Az Alkmaar e Kristiansen dal Leicester, che si giocherà il posto con Calafiori riportato in Italia dal Basilea. In mediana un altro ritorno: l’ex atalantino Freuler, scambiato con Dominguez. Batteria di trequartisti tutta nuova con Karlsson, Ndoye e soprattutto Saelemaekers preso dal Milan. Il tutto a fronte di un solo sacrificio importante, quello di Arnautovic finito all’Inter.
CAGLIARI 7 – Investimenti per 20 milioni e tante operazioni programmate da tempo, come quella per Matteo Prati. Il Cagliari raggiunge gli obiettivi prefissati, rafforza la difesa e consegna a Claudio Ranieri l’attaccante esperto che ha sempre chiesto, ovvero Andrea Petagna.
EMPOLI 5,5 – La società toscana lavora sempre molto bene sul fronte giovani. L’arrivo di Filippo Ranocchia dalla Juventus lo dimostra. La carenza in attacco però non è stata colmata. Al Castellani serviva un centravanti, un 9 vero, ma non è arrivato. Un buco in rosa importante, che giustifica l’insufficienza in pagella.
FIORENTINA 7 – Ottimo il colpo Beltran, affare da 25 milioni di euro, arrivato dal River Plate, mentre l’usato sicuro porta il nome di Nzola, che Vincenzo Italiano conosce bene dai tempi di Trapani. Sono arrivati anche Fabiano Parisi e dalla Juve la scommessa Arthur: operazione magistrale quella per il brasiliano, praticamente preso senza spendere un euro e con ingaggio pagato per la maggior parte dai bianconeri. Ma la mossa più importante è stata quella di trattenere Nico Gonzalez, nonostante le sirene inglesi e i tanti milioni pronti ad essere sborsati per l’argentino. Positiva anche la cessione di Cabral al Benfica, così come quella di Igor al Brighton. Ben fatto.
FROSINONE 8 – Un mercato fatto di idee, intuizioni, attese.. Guido Angelozzi porta a termine una sessione molto soddisfacente, considerando il basso budget nell’anno del grande ritorno in Serie A. C’è il baby tris dalla Juve (Barrenachea-Soulé-Kaio Jorge) e, soprattutto, un nome prestigioso come quello di Reinier e una scoperta con un nome da predestinato: Arijon ibrahimovic.
GENOA 7 – Tornato in Serie A dopo un solo anno di purgatorio, il Genoa ha deciso di fare le cose in grande per provare a mantenere la categoria, rendendosi protagonista di un mercato ambizioso. I colpi Mateo Retegui e Ruslan Malinovskyi sono da copertina, ma la dirigenza rossoblu ha saputo puntellare la rosa anche con altri innesti mirati e adatti alle idee di gioco di Alberto Gilardino.
INTER 6,5 – Nel finale, con l’acquisto di Pavard (ma Ausilio e Marotta devono ringraziare il West Ham che non ha preso Maguire bloccando il Manchester United), l’Inter ha in larga riscattato un mercato vissuto sulle montagne russe, dove più volte sono cambiati strategie e obiettivi. E non solo a causa di Lukaku… Gestita male, pure sul piano della comunicazione, l’addio di Brozovic, ottimi invece gli acquisti di Frattesi e Marcus Thuram, battendo in volata il Milan. È un’Inter che ha cambiato tanto, che sulla carta è più debole (soprattutto in attacco) rispetto alla passata stagione. Paradossalmente, però, la rosa sembra più a immagine e somiglianza di Inzaghi.
JUVENTUS SV – La Juve voleva cedere ma ci è riuscita solo in parte. I due big sono ancora a Torino: Vlahovic e Chiesa non si sono spostati. A cascata, le operazioni in entrata sono naufragate. Copertina dell’estate il mancato scambio con il Chelsea per Lukaku. Ancora, la ricerca di un mediano non ha portato i risultati sperati, con la trattativa Kessiè come punta dell’iceberg. Sul fronte Berardi, nonostante l’accordo col giocatore, la mancanza di liquidità ha permesso poi al Sassuolo di alzare il muro in maniera definitiva. Un mercato fermo, bianconeri rimandati, con solo alcune operazioni in uscita minori a guarnire il tutto. Come “ciliegina”, l’indennizzo all’Union Berlin per prelevare Bonucci.
LAZIO 7: Sostituire Milinkovic-Savic con un giocatore della stessa caratura e con le stesse caratteristiche a prezzi contenuti era impossibile. La Lazio però ha sfruttato gli introiti della qualificazione Champions e del serbo per una rosa sulla carta completa in ogni reparto, almeno numericamente. Kamada, Guendouzi e Rovella rappresentano un bel mix di esperienza e gioventù, tra presente e futuro. In attacco Isaksen è senza dubbio un rischio, ma il talento c’è. La questione vice-Immobile è stata risolta, anche se forse con un po’ in ritardo considerando i tempi di Sarri. Ok i portieri, manca qualcosa in difesa sulle fasce e al centro. C’è pochissima esperienza che in Champions serve parecchio. Bonucci era un’occasione, Sarri ha preferito declinare. Qui qualcosa in più poteva essere fatto, ma nel complesso è una sessione estiva più che positiva – considerando anche il mercato in uscita. La Lazio – lo ha detto Sarri – ne esce più forte e più completa.
LECCE 7,5 – Tante, ancora una volta, le intuizioni di Pantaleo Corvino. Con una ciliegina: Nikola Krstovic, forte attaccante montenegrino, definito già il nuovo Vucinic. In uscita, si segnala la cessione di Morten Hjulmand alle cifre del direttore dell’area tecnica dei giallorossi, ovvero 20 milioni.
MILAN 8 – La ciliegina sulla torta non è stata messa, ma il Milan ha comunque chiuso il suo mercato col decimo colpo. Il tanto atteso attaccante è arrivato solo sul gong, non proprio una prima scelta, dopo il naufragio della trattativa Taremi, ma Jovic, autore di 13 gol la scorsa stagione, se saprà integrarsi in gruppo, potrà comunque dare una mano alla squadra, facendo rifiatare Olivier Giroud che resta il punto di riferimento per l’attacco.
Prima dell’ultimo affare, arrivato con un po’ di affanno, però, il Milan si era mosso con largo anticipo, consegnando a Pioli tanti nuovi giocatori subito pronti per l’uso. Il Diavolo ha così risolto dopo anni difficili il problema esterno destro con gli acquisti di Pulisic, già determinante in campionato, e Chukwueze. Le frecce all’arco del Diavolo ora sono molte di più in avanti, anche grazie agli acquisti di Okafor e Romero, che potranno tornare utili. Tonali, venduto bene, è stato subito dimenticato grazie a Loftus–Cheek e Reijnders, protagonisti fin dall’inizio con la maglia rossonera. Il centrocampo ha cambiato volto e anche Musah è pronto a dare una mano importante con la sua fisicità.
In difesa praticamente nulla di nuovo, ma è arrivato il giovane Pellegrino, che si spera possa percorre le orme di Thiaw, oggi titolare. In casa Milan si augurano, inoltre, che anche Sportiello possa fare meglio di Tatarusanu. Il voto del mercato rossonero è inevitabilmente alto, anche se si potevano vendere meglio gli esuberi (De Ketelaere, Origi e Saelemaekers) che hanno lasciato Milanello solo in prestito con diritto di riscatto. Sono invece rimasti sia Ballo-Toure che Caldara, che non vedranno mai il campo.
MONZA 6,5 – Galliani ha fatto di necessità virtù, in una sessione non certo semplice per i brianzoli considerando anche la scomparsa del patron Berlusconi. Pesa la cessione di un alfiere come Carlos Augusto, anche se il Ceo biancorosso è riuscito alla fine a incassare il massimo dal trasferimento all’Inter del brasiliano, al quale restava un solo anno di contratto. Mix tra giocatori di esperienza internazionale (vedi Gagliardini e D’Ambrosio) e giovani promettenti in grado di dare freschezza allo scacchiere dei brianzoli, ultimo l’arrivo dal Milan di Colombo ‘preferito’ al più stagionato Muriel dopo la partenza di Petagna in attacco. Alla fine però il colpo di mercato di Galliani è stata la riconferma in panchina di Raffaele Palladino, allenatore rampante e subito finito nei desideri delle big di Serie A.
NAPOLI 6 – Il punto interrogativo resta legato al centrale difensivo. Se Natan riuscirà ad emergere con forza, allora l’addio di Kim sarà stato molto meno pesante. Il verdetto arriverà solo dopo la sosta. Cajuste non ha avuto un buon impatto a Frosinone, ma è giovane ed avrà la capacità di rifarsi. Ottima, invece, la gestione dello scambio sulla fascia destra con Lindstrom per Lozano. Pesa, però, la gestione del caso Veiga. Potrebbe mancare un po’ di muscolarità a centrocampo seguendo quelle che sono i desiderata di Garcia
ROMA 7 – Il mercato fino al 30 giugno merita sicuramente un 8,5. Tiago Pinto è riuscito nell’impresa di mettere a segno circa 30 milioni di euro di plusvalenza senza cedere nessun big, mettendo in rosa anche due importanti colpi a parametro zero: Aouar e Ndicka. Dal primo luglio in poi, complici anche i paletti del fair play finanziario, la società giallorossa ha accumulato un sostanzioso ritardo nella ricerca dei centrocampisti e della punta, giustificato tuttavia in quest’ultimo caso dall’ingaggio di un top come Romelu Lukaku. In mediana, Leandro Paredes e Renato Sanches dovranno dimostrare di sapersi riscattare dopo alcune stagioni in sottotono e condizionate anche dai numerosi infortuni nel caso del portoghese.
SALERNITANA 6,5 – La società di Danilo Iervolino ha blindato i suoi pezzi forti, uno su tutti Boulaye Dia, respingendo anche un’offerta formulata nelle ultime ore dal Wolverhampton. Confermata per 9/11 la formazione dello scorso anno, il club granata ha puntato su rinforzi giovani di prospettiva come Martegani, Legowski, Cabral e Tchaouna. Manca all’appello un attaccante di nome capace di far coppia con Dia così come un difensore in grado di giocare a sinistra al posto di Bradaric. Buon lavoro del ds De Sanctis anche per quanto riguarda le uscite.
SASSUOLO 6 – I neroverdi come sempre vendono bene, vedi alla voce Frattesi. Carnevali gioca con le sue regole e trattiene Berardi, nonostante il forcing bianconero. Interessante il colpo Racic in entrata. Da vincere la “scommessa” Castillejo: lo spagnolo ha già giocato in Serie A e può fare bene in Emilia.
TORINO 6,5 – I granata non hanno venuto nessun big, il che è già molto per la piazza torinese. A onor del vero, Cairo Buongiorno lo aveva ceduto all’Atalanta, ma il giocatore ha deciso di restare. Juric voleva una punta, è stato preso Zapata: buon colpo, ma ci sono dubbi sulla tenuta. Sempre nella rubrica big, Schuurs è ancora in granata, nonostante il corteggiamento dell’Inter che però ha poi mollato il giocatore. La scommessa è Sazonov, il classe 2002 ha ottime referenze è può essere un colpo a sorpresa.
UDINESE 5,5 – Al solito tanti affari con il Watford: da Kamara a Quina passando per Kabasele, Ferreira e Okoye. Preso Akè dalla Juve e riportato in Italia il bomber Lucca, per il resto tante scommesse come sempre per i friulani: tutti da scoprire i vari Zemura, Camara, Brenner, Zarraga, Kristensen e Davis. Basteranno a non far rimpiangere le partenze di due pezzi grossi come Becao e Beto?
VERONA 6 – Sufficienza piena per il Verona che ha puntellato l’attacco con l’arrivo di Federico Bonazzoli al centro e di Jordi Mboula sulla fascia. Riccardo Saponara rappresenta il giusto mix tra esperienza e qualità, mentre a centrocampo sono molto interessanti gli inserimenti di Michael Folorunsho e Suat Serdar.