Ennesima sconfitta dei ‘Blues’ in campionato sulla stessa linea d’onda della passata stagione, il mercato sembra non aver portato ancora i suoi frutti
Dopo la prima, difficile uscita all’esordio stagionale in Premier League contro il Liverpool, agguantando un modesto pareggio e il punto condiviso, il Chelsea naviga ancora in un momento della sua storia recente piuttosto complicato.
Momento dal quale, nonostante il cambio guida tecnica con l’innesto di Mauricio Pochettino e l’ingente somma di denaro investita in due tranche tra mercato invernale della passata stagione e quello estivo da poco concluso, non riesce ad venirne fuori.
Il Chelsea ha infatti rimediato la prima sconfitta stagionale fuori casa nel match giocato contro il West Ham e terminato sul punteggio di 3-1 in favore dei padroni di casa, per poi riuscire a ritagliarsi i primi tre punti pieni contro l’emergente Luton Town a fronte di una prestazione ‘semplice’ con tre reti all’attivo. L’ultimo deludente risultato, invece, è maturato proprio nella sfida tra le mura amiche di Stamford Bridge contro il Nottingham Forest, compagine di tutt’altra ossatura in confronto ai ‘Blues’ londinesi. Un percorso, fin qui, di cui non andar certo fieri.
Del resto, come il calcio delle volte insegna, l’ossatura e la caratura dell’organico delle volte non sono tutto. Una lezione che potrebbe costare cara in futuro alla dirigenza del Chelsea e alla proprietà in mano a Todd Boelhy, viste le svariate centinaia di milioni spesi e un piano tecnico apparentemente di prospettiva.
Stando alle stime di carattere economico, il club avrebbe sborsato all’incirca 460 milioni di euro per operazioni in entrata. La più costosa quella relativa all’acquisto di Moises Caicedo dal Brighton di Roberto De Zerbi per 116 milioni. Senza dimenticare Romeo Lavia dal Southampton per 62 milioni e l’ex rivelazione di Bundesliga, Christopher Nkunku, per 60 milioni dal Lipsia a comporre la top tre di una campagna folle.
Ciò che sembra ancora mancare alla formazione di Pochettino è un centravanti di sostanza, trascinatore e macina-gol. Una figura non presente neppure nell’ultima stagione, spesso tenuta in piedi da un modesto Kai Havertz (oggi all’Arsenal, ndr) che si è adoperato nel tentativo di non far rimpiangere tale pesante mancanza in organico. Spesso infatti sono gli esteri offensivi a raggiungere – non senza difficoltà – l’area di rigore avversaria. Di certo non il miglior approccio tattico per una squadra che dovrebbe puntare al titolo. D’ora in avanti i ‘Blues’ sono chiamati ad invertire il trend e far fruttare una sfilza d’operazioni di mercato finora risultate piuttosto insoddisfacenti. Il campionato, in ogni caso, è ancora lungo.
L'ex numero 10 e leggenda bianconera è tornato a parlare di un suo possibile ritorno…
Il tecnico Claudio Ranieri ha confermato la volontà del club di ascoltare ora offerte per…
Le strategie di Giuntoli per rinforzare la rosa bianconera nel mercato di gennaio: quattro cessioni…
Nuovo appuntamento con Juve Zone, la trasmissione settimanale di Calciomercato.it interamente dedicata alla Juventus. Enzo…
Il Manchester City, in crisi nera tra Premier e Champions, guarda anche alla Serie A…
Niente da fare per gli azzurri che devono arrendersi davanti alle richieste del calciatore: uno…