Dopo l’arrivo di Lukaku, il mercato Roma si è scatenato attorno ai rumors sulla suggestione Sergio Ramos: i motivi che lo rendono solo un sogno
La Roma ha chiuso il mercato in entrata con il botto. Romelu Lukaku è arrivato martedì a Ciampino, generando un entusiasmo senza freni che è poi proseguito anche con la presentazione in grande stile allo Stadio Olimpico. Un colpo ad effetto, un’americanata dei Friedkin che ovviamente sulla carta è l’acquisto dell’estate soprattutto a certe cifre.
L’appetito, si sa, vien mangiando e poche ore dopo le voci di mercato già tornavano a impazzare per un altro possibile colpo di scena in salsa giallorossa. Il nome era clamoroso e rispondeva a quello di Sergio Ramos. Svincolato dopo la fine dell’esperienza al PSG, tutt’altro che indimenticabile con 33 presenze in campionato, 8 in Champions e altre 4 in coppa. Alla Roma mancava ancora un difensore centrale, Mourinho lo avrebbe voluto anche in funzione del rientro di Kumbulla che non è ancora così vicino. Lo Special One ha già lavorato con lo spagnolo al Real Madrid, apprezza ovviamente le personalità forti, la mentalità vincente e una sana dose di ‘cattiveria’ agonistica. Tutte caratteristiche perfette per questa Roma. Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo come sempre il mare dei soldi.
Dall’ingaggio alla questione lista Uefa: perché Sergio Ramos non arriva alla Roma
Perché è vero che Sergio Ramos – 38 anni a marzo – è svincolato, ma è abituato a ingaggi faraonici. Al PSG, ad esempio, il suo stipendio si attestava sui 15 milioni di euro più bonus. Cifre ben lontane anche dai circa 7,5 che guadagnerà Lukaku a Trigoria. Si era parlato di offerte arabe per lui, anche in Turchia ci hanno provato in maniera concreta e la richiesta non è stata inferiore all’ingaggio parigino. “Non ha chiesto 5 milioni, ma più del doppio. Per ingaggiarlo ho esplorato tutte le possibilità, ma è impossibile. Lo stipendio chiesto dal suo agente è di 15 milioni di euro. Non stiamo più trattando”, raccontava meno di due settimane fa il vicepresidente del Besiktas.
Fuori mercato per la Roma e non solo per lei. Per questo la voce sull’ex fuoriclasse del Real Madrid è stata da catalogare più come suggestione di mercato, sogno per i tifosi giallorossi. In ogni caso, anche a sessione estiva conclusa, il classe ’86 resta sulla carta una possibilità da svincolato. E magari, con richieste più che dimezzate, i giallorossi possono pensarci. Ma qui entrerebbe in ballo un altro problema, quello della lista Uefa. Le regole del Fair Play Finanziario infatti impongono che il monte ingaggi dei giocatori inseriti in lista non sia superiore a quella della stagione precedente. E attualmente, con l’arrivo di Lukaku, i giallorossi hanno già praticamente pareggiato il monte ingaggi dello scorso anno. Dunque nessuno spazio se non ci saranno cessioni (Solbakken non vale per il conteggio in quanto nel 2022/23 non era in lista). E in ogni caso la Roma non potrebbe inserirlo nell’elenco di giocatori a disposizione per l’Europa League: la lista definitiva va consegnata entro il 4 settembre 2023 a mezzanotte e non potrà essere modificata fino agli eventuali ottavi di finale. Una serie di paletti che rendono impensabile l’ingaggio di Sergio Ramos.