Rudy Galetti operatore ed esperto di calciomercato ha dato i voti alla campagna acquisti estiva delle big di Serie A: scopri il suo giudizio in esclusiva
Il calciomercato si sta per concludere, siamo ufficialmente entrati nel rush finale ed è tempo di tirare le somme e capire quale big del calcio italiano si è comportata meglio e quale invece non ha saputo mantenere alte le aspettative con una campagna acquisti deludente.
Abbiamo intervistato in esclusiva per Calciomercato.it l’esperto di calciomercato e collega Rudy Galetti, che ci ha fornito una panoramica a 360 gradi sulle 7 principali squadre di Serie A, con tanto di voto collegato ad ognuna di loro.
Per le società italiane non è stato affatto semplice operare sul mercato, con pochissimo budget a disposizione e i conti da tenere costantemente sotto controllo. Nonostante ciò, le giuste uscite hanno permesso una serie di acquisti da non sottovalutare nel corso della stagione. Di questo e molto altro abbiamo chiesto appunto a Rudy Galetti.
Rudy Galetti, dal calciomercato delle italiane all’ondata araba
Rudy, se dovesse trovare un aggettivo per descrivere questo calciomercato per le squadre italiane quale userebbe?
“Un calciomercato intelligente, di rinascita e di scoperte. In Serie A si punta sui grandi prospetti che possono fare il salto di qualità e non più sui grandi nomi. Un esempio per quest’anno potrebbe essere Reijnders, come fu Kim lo scorso anno. Puoi venderli e massimizzare, investendo cifre contenute per giocatori interessanti come Guendouzi, secondo me molto forte. La parola giusta è smart”.
E’ stato il mercato delle squadre arabe, quanto secondo lei è stato un fenomeno del momento e quanto invece diventerà una tendenza anche nelle prossime sessioni di mercato?
“Credo ci sia un posizionamento in corso ben definito e quindi diversamente dalla Cina o l’MLS, che non ha mai forse attecchito, credo che il campionato Arabo voglia posizionarsi al top, hanno la forza economica per farlo, hanno delle idee e credo non sia una bolla, ma possa essere qualcosa che entrerà nelle dinamiche future insieme a Premier, Liga, Serie A e Bundesliga“.
Rudy Galetti, i voti al mercato delle big di Serie A
Passiamo ai voti, le farò il nome delle big di Serie A e lei dovrà darmi un voto motivandomelo. Voglio partire dalla squadra Campione d’Italia in carica, che voto da al Napoli e perché?
“Al Napoli essendo saltato Veiga, darei un 7 perché ha comunque perso Kim, però ha tenuto i grandi nomi come Kvara e Osimhen che avevano mercato. Non si è rinforzata tantissimo ma ha vinto con ampio margine l’anno scorso e quindi l’obiettivo era non perdere troppi pezzi e così ha fatto. Già non smantellare e già un voto ampiamente sufficiente”.
L’Inter secondo lei si è rinforzata o indebolita? In tal senso che voto le daresti?
L’Inter si è rafforzata e credo Marotta in questo sia il G.O.A.T (“Greatest of all time”, “Il migliore di tutti i tempi” ndr) del mercato e lo si è visto dai 5 cambi nelle prime due partite, hanno una panchina incredibile. Darei 8.5 come voto perché ha monetizzato con Onana e preso un portiere solido come Sommer, ha preso Pavard, Thuram che ha ringiovanito l’attacco, anche se non più forte di Dzeko. Arnautovic non è più forte di Lukaku, ma quel Lukaku non ha dato tantissimo. Ha diminuito il monte ingaggi, si è ringiovanita e ha rinforzato la rosa”.
Il Milan è stata comunque la regina del mercato? Avrà il suo voto più alto?
“Al Milan do 9 perché chiaramente il 10 si può dare solamente quando i giocatori rendono come immaginato. Voto alto perché ha investito benissimo i soldi, facendo uscire Tonali ad una cifra più alta del previsto nonostante sia un calciatore straordinario. Il mio asterisco è sulle seconde linee come Okafor, Chukwueze e Musah, che non so se alzano il livello della panchina come succede con l’Inter. Ha sicuramente migliorato la rosa rispetto allo scorso anno, ma quando fa i cambi un pelino cala”.
La Juventus, si è mossa poco, ma secondo lei si è mossa bene?
“La Juve si è mossa bene nell’ottica della strategia con i giovani che hanno. Hanno ringiovanito molto e dare spazio ai giovani come Iling è un’ottima mossa. E’ un mercato poco altisonante ma solido e coerente. Ti direi un 7 come il Napoli, niente fuochi d’artificio, hanno continuato sulla linea green”.
La Roma sta chiudendo col botto, che voto merita dopo l’arrivo di Lukaku e che colpo è quello del Belga?
“La Roma è sempre strana, perché ha degli ottimi nomi come Aouar, ma la sua caratteristica, con l’allenatore che hanno, è l’entusiasmo piuttosto che un’identità di gioco e si è visto nelle prime due giornate. Alzano il livello con giocatori come Lukaku ma la qualità viene sfruttata poco. Ho paura che il tipo di idea di calcio di Mou non vada dietro alla qualità della Roma. Se dovessi dare un voto ti direi un 6.5, un “bello ma non balla”. Non credo andrà in Champions. In Italia rispetto alle precedenti citate sono molto più slegati”.
Le chiedo un giudizio anche sulla Lazio, che lo scorso anno è arrivata seconda. Mercato buono o deludente?
“Un mercato abbastanza deludente, probabilmente come tutti i mercati della Lazio, che generalmente ha la fortuna di beccare il jolly del colpo giusto. Anche se è da un po’ che non succede. L’ossatura è quella. Sarri forse sarà bravo a tirare fuori il buono da Kamada e Guendouzi, prospetti interessanti ma non big, dopo anche la perdita di Milinkovic. Come voto ti direi un 5“.
Infine l’Atalanta, che è entrata in Europa di nuovo dopo lo scorso anno. Promossa o bocciata sul mercato?
Sempre promossa perché si muove bene sul mercato, ha avuto sfortuna con El Bilal Touré. E’ promossa perché ha un credito con i colpi del passato. Non capisco ancora Scamacca e De Ketelaere insieme, sono arrugginiti. Non aver perso Koopmeiners è importante. Un mercato da 6 per il bravo studente che è stato nel passato”.