Il centrocampista della Juventus ha raccontato di aver avuto delle divergenze con il tecnico
E’ toccato a Manuel Locatelli apparire quest’oggi in conferenza stampa direttamente dal ritiro della Nazionale Italiana da Coverciano. Il centrocampista della Juventus, ad oltre un anno di distanza dall’ultima volta, è rientrato nel giro della selezione azzurra grazie alla convocazione del nuovo commissario tecnico Luciano Spalletti.
Un’assenza lunga e inattesa, dura da sopportare per lo stesso calciatore “L’ultimo anno è stato complicato per me con la Nazionale, per questo sono molto felice di essere qui”. Un’esclusione dettata dal rapporto difficile negli ultimi tempi con l’ormai ex ct Roberto Mancini: “Quando non si viene convocati, credo che il primo esame di coscienza debba farselo il diretto interessato e quindi me lo sono fatto. Poi con Mancini abbiamo parlato, avevamo idee diverse. Qualcosa tra di noi si era incrinato, è andata così. Lo ringrazio comunque, perché vincendo l’Europeo abbiamo fatto la storia. Poi le cose andate così e basta, va salutato perché c’è un altro futuro davanti”.
A proposito di futuro, il centrocampista della Juve è sembrato entusiasta dei primi giorni con Spalletti: “Ci ha emozionato, soprattutto toccando un argomento importante come l’attaccamento alla maglia. Essere qui è un privilegio da capire, perché i muri di Coverciano rappresentano la storia, e indossare questa maglia una gioia, oltre che una responsabilità. Ora c’è bisogno di conoscersi meglio, ma c’è molta energia e c’è tanta carica da parte di tutti”.
Nazionale, Locatelli esalta Spalletti: “Si vede la sua impronta”
Nazionale che ha ricominciato il lavoro con il nuovo selezionatore con alcune novità: “C’è qualche differenza sul piano del gioco rispetto a Mancini. Si vede già l’impronta di Spalletti, ci ha mostrato molti video”.
In vista del match di sabato contro la Macedonia del Nord, invece, Locatelli sembra avere le idee piuttosto chiare: “Gara difficile, li abbiamo visto quando li abbiamo affrontati: sono pericolosi, soprattutto sulle seconde palle. Servirà attenzione per tante cose, senza dare nulla per scontato. E sarà importante vincere, certo, ma ancora prima dimostrare entusiasmo e voglia di mettere questa maglia”.