Andrea Sottil è tra i più giovani allenatori della A, ma ha già più esperienze di rilievo nei club. Quali i passi falsi degli esoneri?
Classe 1974, di Venaria Reale, Andrea Sottil è l’attuale tecnico dell’Udinese ma è stato un calciatore come tanti altri suoi colleghi. C’è chi forse lo ricorderà nelle fila di squadre come la Fiorentina o l’Atalanta, il suo ritiro risale al 2010. L’anno immediatamente successivo fu il primo da mister per lui, che iniziò sulla panchina di un club minore quale il Siracusa.
La carriera di allenatore di Andrea Sottil è dunque ultradecennale e le esperienze in più squadre non sono di certo mancate. Ciò che vogliamo scoprire qui di seguito è se nel suo curriculum vi è anche almeno un esonero e, se sì, con quale squadra o squadre. D’altronde gli allontanamenti, più o meno burrascosi, sono un tratto tipico della generalità degli allenatori e di solito nessuno è riuscito a sottrarsi ad esiti talvolta ‘amari’.
Ecco allora una sintetica scheda illustrativa sull’allenatore Andrea Sottil: quali passi falsi nella sua carriera? Quali le docce fredde da cui è dovuto ripartire guidando una squadra diversa? Di seguito tutte le risposte.
La carriera di allenatore iniziò nella stagione 2011/2012 sulla panchina del Siracusa, dicevamo, squadra all’epoca militante in Lega Pro Prima Divisione. Ma la prima delusione nella carriera di mister arrivò per Sottil al Gubbio, squadra all’epoca militante nella stessa categoria del Siracusa e che allenò dopo una sola stagione al club siciliano.
Qui pesarono ben 12 sconfitte al termine della stagione 2012/2013, e che infatti ne determinarono l’esonero il 23 giugno 201, dopo un’unica stagione nella quale il massimo risultato è stato l’ottavo posto finale. Troppo poco per la dirigenza del club per continuare ancora con l’ex calciatore.
Tra il 2013 e il 2017 arrivarono altre tre esperienze significative per Andrea Sottil, con Cuneo, Paganese e Siracusa. Con la squadra piemontese non scattò la scintilla: infatti al club militante all’epoca in Lega Pro Seconda Divisione subì il secondo esonero, patito ad inizio 2014 dopo un avvio di campionato di certo non entusiasmante.
Alla sua seconda avventura con il Siracusa, l’allenatore Sottil riuscì nell’obiettivo di portare la squadra dalla Serie D alla Lega Pro. Il percorso là durò dal settembre 2015 al giugno 2017, quando di comune accordo con la società, il tecnico di Venaria Reale scelse di non rinnovare il contratto.
Insolito il percorso agli amaranto del Livorno. Infatti nel luglio 2017 fu messo sotto contratto dal club militante all’epoca in Serie C. Girone d’andata dominato ma anche varie sconfitte in quello di ritorno e contrasti con la società ne influenzarono in negativo il percorso.
Seguirono le sue dimissioni, la revoca delle stesse e l’esonero da parte della società. Ma ancora colpi di scena con il richiamo in panchina nella stessa stagione e la promozione in Serie B – addirittura con una giornata di anticipo.
Nell’estate 2018 il Catania comunicò ufficialmente l’avvio della collaborazione con Andrea Sottil, che firmò un triennale. Ma arrivò dopo pochi mesi l’esonero del mister, che pur vantava un quarto posto in classifica di Serie C. Colpisce che nel maggio del 2019, dopo la fine della stagione regolare, la società scelse di richiamarlo in panchina per i playoff ma i risultati non gli sorrisero e a luglio subì un secondo esonero.
Anche al Pescara nell’esperienza successiva le cose non andarono benissimo per il mister piemontese, che non fu confermato e nell’estate del 2019 dovette lasciare il posto a
a Massimo Oddo, un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano.
L’ultima esperienza prima di arrivare all’Udinese, squadra di cui è tuttora allenatore, fu all’Ascoli. Qui fu capace di portare alla salvezza la squadra evitando i rischi dei play-out. Nella seconda stagione al club, la 2021/2022, Andrea Sottil fece ancora meglio arrivando sesto in classifica finale di Serie B. Ma qualcosa bolliva in pentola, visto che se il 6 giugno 2022 scelse di risolvere il contratto con l’Ascoli, il giorno successivo era già pronto il nuovo contratto con l’Udinese, la sua attuale squadra che rappresenta anche la sua prima ambiziosa esperienza di allenatore nel massimo campionato nazionale.
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