Mourinho sotto attacco dopo le prime giornate di campionato della Roma: l’attacco in diretta al tecnico portoghese
Non un inizio di stagione positivo per la Roma che si trova con un solo punto in classifica dopo tre giornate. Nel mirino della critica è finito ovviamente José Mourinho, da qualcuno indicato come colui che sta frenando la squadra giallorossa.
Si accoda alla polemica anche Pietro Lo Monaco, in passato protagonista di una polemica proprio con lo Special One. Intervenuto al canale Twitch di TvPlay, l’ex dirigente ha detto la sua sull’allenatore portoghese: “Ho detto in passato che per fare l’allenatore ci vogliono tante prerogative importanti. In una Mourinho eccelle: la capacità di togliere pressione, anche se negli ultimi anni sta cambiando atteggiamento, la capacità di motivare e di prendere il meglio di ogni calciatore. Poi ho detto che come capacità di mettere la squadra in campo – che è la prerogativa numero uno di un tecnico – è un asino. Ci sono degli allenatori che poggiano su certi requisiti e basta, il lavoro in campo è tutt’altra cosa. De Zerbi, Sarri sanno esprimere lavoro in campo. Lui no”.
Lo Monaco continua parlando di altri allenatori: “Allegri? L’allenatore più decorato del mondo, Carlo Ancelotti, non lo è: è sempre stato un gestore di uomini. Ha preso il meglio da ogni suo giocatore. Aveva grandi giocatori e le squadre con grandi giocatori in campo vincono”.
Da Allegri a Inzaghi e Garcia: “Inzaghi è assolutamente un tecnico sottostimato, a torto. Ha sempre vinto qualche cosa. Non è appariscente, ma è capace di lavorare. Sia con la Lazio che con l’Inter, arriva sempre in fondo alle competizioni e vince. Il primo Rudi Garcia ha fatto pure bene, poi si è perso un po’: ha vinto in Francia con il Lione, poi è andato in Arabia. Quando uno va in questi campionati, mi sa di arrivato. Riportarlo è stato abbastanza rischioso. È andato in una squadra semplice: non deve toccare niente. Il Napoli l’hanno scorso ha stravinto, con una squadra giovane: non c’è da inventarsi nulla. Deve preoccuparsi che i giocatori mantengano alta la tensione e non perdano la voglia di vincere. Quando sento dire: “Se non puoi vincere devi accontentarti del pareggio”, mi preoccupa. In questo momento il direttore è importante perché si prende Garcia sotto braccio e gli spiega alcune cose”.
Lo Monaco torna a parlare della Roma e di Mourinho, prima di soffermarsi sulla Juventus.
MOURINHO PROBLEMA ROMA? – “È un problema, anche perché gli hanno dato carta bianca. Inorridisco nel vedere Renato Sanches alla Roma: questo ha fatto il giro del mondo senza mai scoppiare. La Roma aveva bisogno di qualcos’altro, giocatori integri, giocatori che rispondano presente. Ha troppi problemi. Dybala è diventato un vaso di vetro, Lukaku arriva con mille punti interrogativi. La Roma arriva in Champions? Se la Roma dovesse recuperare tutto l’organico a pieno regime, è una seria pretendente alla zona Champions. Ma troppi se”.
GIUNTOLI – “Dipende dalla proprietà. Molti parlano di Allegri, il problema della Juve sono le campagne acquisti non da Juve degli ultimi sei-sette anni. Anche la Juve di quest’anno: fisicamente è forte, ma è una squadra anonima. Weah? Per una squadra che deve vincere, le alternative sono ben altre. La Juve deve avere una qualità tecnica importante, oggi se guardi la rosa: sono anni che vedo McKennie, ma che c’entra con la Juve? Chiesa e Vlahovic? Chiesa lo è, anche se lo stiamo imbastardendo: è un esterno destro, ora lo schierano a sinistra, poi da seconda punta. Lasciamolo fare quello che ha sempre fatto”.
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