Giacomo Raspadori soffre di un equivoco tattico che potrebbe renderlo un peso sia per Luciano Spalletti che per Rudi Garcia
Un talento cristallino del nostro calcio, forse ancora non espresso del tutto. Giacomo “Jack” Raspadori sta vivendo gli anni più importanti della sua carriera, ma come spesso accade nel calcio moderno, fatto di grande duttilità, sta patendo la mancanza di un ruolo ben definito.
C’è chi crede che nel 2023 sia ormai superato il concetto di etichetta per definire il posizionamento tattico ideale di un calciatore in campo, ma nel caso di Raspadori le divergenze tra gli allenatori che lo hanno avuto fin qui a propria disposizione sono ampie ed evidenti.
Dal suo primo allenatore Aldo Tolomelli, passando per Roberto De Zerbi e Roberto Mancini, fino ad arrivare a Luciano Spalletti e Rudi Garcia. Nel corso della sua giovane carriera, l’attaccante ha avuto la fortuna di incontrare tecnici di assoluto valore, che hanno creduto in lui e lo hanno anche portato a vincere un Europeo e uno Scudetto.
Proprio questa sua capacità di adattarsi alle circostanze gli ha permesso di ritagliarsi uno spazio con allenatori diversi, con idee e moduli differenti. A testimonianza di quanto stiamo sottolineando, ci viene incontro un dato relativo al numero di ruoli interpretati da Raspadori.
Dodici le gare da ala destra tra giovanili del Sassuolo, Under 19 della Nazionale e persino con il Napoli (una sola volta) nello scorso campionato nell’ultima giornata contro la Sampdoria. Sette i match come trequartista con l’Under 17 e 19 dell’Italia e ancora con il Sassuolo. Una posizione che sembra piacere molto anche a Rudi Garcia, che però non l’ha ancora sperimentato lì.
E poi le 43 partite come seconda punta, i 63 incontri come ala sinistra, la sua attuale posizione con il Napoli ed infine le quasi 130 sfide giocate come prima punta, sfruttata anche da Luciano Spalletti nel corso della scorsa stagione, quella dello storico Scudetto.
Tanti, forse troppi i cambiamenti vissuti dal classe 2000, provato addirittura mezz’ala nel pre campionato da Rudi Garcia. Oggi il tecnico francese lo vuole a destra, mentre Spalletti in Nazionale lo farà alternare a Ciro Immobile come punta pura. Non rischia così di diventare solamente un peso per il calciatore?
Un equivoco tattico che porterà all’attaccante un assorbimento di schemi completamente differenti, con compiti molto diversi ed un rischio di confusione tattica che potrebbe farlo rendere al di sotto delle sue capacità. Il Napoli e la Nazionale si augurano di cucirgli addosso un ruolo ben definito, che possa permettere a Raspadori di tornare al gol per la gioia dei tifosi.
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