Andiamo a vedere il sistema di gioco di Daniele Gastaldello; parliamo del tecnico del Brescia, club che milita in Serie B
Sono stati mesi complicati quelli vissuti dal Brescia; il club, dopo la sconfitta nel playout della scorsa stagione e la conseguente retrocessione in C, è stato ripescato ai danni della Reggina tornando, quindi, in Serie B. Dopo un periodo lungo e per nulla semplice, il club può finalmente iniziare la stagione.
Difficile parlare, ad ora, di quali possano essere gli obiettivi del Brescia; guardano alla scorsa stagione ci viene da rispondere salvezza ma la Serie B è un campionato dove, ogni anno, possono esserci sorprese. Bisogna ragionare partita per partita e vedere cosa può fare questa squadra; ricordiamo come il club sia allenato da Daniele Gastaldello.
Modulo Daniele Gastaldello Brescia
Il Brescia scende in campo con il 4-3-1-2, un sistema di gioco che si presta a diverse variazioni a seconda dell’avversario ma, soprattutto, del momento della partita. Davanti all’estremo difensore troviamo una linea difensiva di quattro giocatori; i terzini hanno il compito di dover svolgere entrambe le fasi di gioco. Oltre ad aiutare la retroguardia, infatti, devono accompagnare l’azione della squadra per offrire una soluzione in più.
I centrali, invece, devono guidare tutto il reparto, lottare su ogni pallone, imporsi nel gioco aereo e cercare l’anticipo nei confronti dell’attaccante; altro aspetto è quello di tentare un recupero palla il più veloce possibile per trasformare l’azione difensiva in offensiva. Passiamo al centrocampo e iniziamo da quello che, all’interno di un sistema di gioco come il 4-3-1-2, è il classico regista.
Abilità nel dettare tempi e ritmi di gioco, capacità di unire i due reparti per evitare dei pericolosi squilibri che possono risultare letali all’interno della partita. Ai suoi lati troviamo le due mezzali che, dal punto di vista tattico, hanno un ruolo fondamentale; dinamismo, corsa e intelligenza tattica i compiti di due giocatori che devono dare una grossa mano alla squadra all’interno del match.
Una delle due mezzali, infatti, deve scalare, abbassarsi per dare una mano al reparto arretrato e dare fastidio alla costruzione della manovra offensiva avversaria; l’altra invece ha il compito di rappresentare una soluzione in più per l’attacco andando ad inserirsi alle spalle della difesa.
E’ chiaro che, a livello offensivo, il trequartista è un giocatore fondamentale perché deve aiutare, con la sua qualità tecnica, le due punte a far male agli avversari. Questo giocatore, però, ha un compito tattico da non sottovalutare; quando sono gli altri ad avere la palla deve abbassarsi sulla linee dei centrocampisti per trasformare il sistema di gioco in un 4-4-2 più compatto.
Le due punte si devono dividere alla perfezione l’area di rigore avversaria e si devono alternare nel venire incontro e nell’andare ad attaccare la profondità ; una doppia soluzione di gioco offerta ai propri compagni all’interno della partita. Questo, dunque, sembra essere il sistema di gioco del Brescia; il club, allenato da Daniele Gastaldello, vuole vivere una stagione diversa da quella passata.
Ripetiamo di come sia difficile parlare di obiettivi ben precisi ma la squadra lotterà , su ogni pallone, fino all’ultima partita di campionato per provare a regalare grandi soddisfazioni ai propri tifosi.