Garcia ha definito Elmas un regalo per tutti gli allenatori, ma al momento non lo tiene in considerazione: dove può andarsene il macedone.
Era il giorno della prima conferenza della nuova stagione a Dimaro, sede del primo ritiro estivo. Garcia fece un punto sui suoi calciatori, descrivendoli e cercando di capire chi di loro potesse davvero essere utile e sarebbe rimasto entro la fine dell’estate.
Tra i giocatori mai messi sul mercato dal Napoli c’è Elijf Elmas, prossimo avversario dell’Italia nel match contro la Macedonia del Nord. Un vero e proprio jolly che “per ogni allenatore rappresenta un regalo” disse a luglio Rudi Garcia. Il centrocampista balcanico ha disputato 93 partite con Luciano Spalletti, utilizzato principalmente come 12° uomo, colui che subentra per rompere le linee avversarie. E sotto la gestione del tecnico di Certaldo ha raggiunto la massima espressione da calciatore da quando è diventato professionista: 13 gol, 9 assist e oltre 4000 mila minuti giocati in 2 anni. Tuttavia, Elmas è diventato una sorta di caso a Napoli.
Nelle prime tre giornate della nuova stagione, il macedone è stato scarsamente utilizzato dal tecnico Garcia, che nonostante le belle parole di quest’estate gli ha concesso appena 21 minuti. E contro la Lazio, quando magari sarebbe stato utile al posto di Kvaratskhelia sulla fascia mancina, il francese ha preferito inserire Raspadori in una posizione non sua.
Troppo pochi i minuti giocati da Elijf in questo avvio stagionale. E pensare che prima della fine del mercato, il Napoli avrebbe ricevuto un’offerta ricchissima da 30 milioni dal Lipsia per la cessione del cartellino. Una proposta rispedita al mittente: Elmas non si tocca.
Il classe 1999 vuole assolutamente dimostrare di valere qualcosa in più del ruolo da riserva. Ormai sono passate 4 estati dall’arrivo in Italia e non è ancora riuscito a strappare definitivamente una maglia da titolare.
Il suo contratto con il Napoli scadrà nel 2025, ma è chiaro che se i presupposti rimarranno questi e i minuti scarseggeranno ancora, allora bisognerà guardarsi attorno e cercare nuove mete. Magari anche in Italia.
In effetti, il jolly Elmas farebbe comodo a tante formazioni che hanno bisogno di una mezzala, un trequartista o un’ala atipica. Elmas ha dimostrato di dare il meglio di sé sulla fascia sinistra con Spalletti. E nella trequarti mancina della Fiorentina calzerebbe a pennello.
Come abbiamo sottolineato sopra, il centrocampista macedone è un tuttofare, giocatore polivalente, che può giocare anche nel mezzo. Dietro una o due punte potrebbe non dare punti di riferimento. L’Atalanta ha giocato le ultime due gare con Koopmeiners trequartista, ruolo che potrebbe essere ricoperto anche da Elmas.
Infine, rimanendo nell’ambito delle squadre che puntano ad alta classifica, l’ex Fenerbahce ha dimostrato di essere utile anche da mezzala. E nel centrocampo a cinque della Roma può essere utile con inserimenti, dribbling e gestione del pallone in fase di possesso.
Insomma, la sua peculiarità di svariare per tutto il centrocampo potrebbe far comodo a tutte le formazioni. Tuttavia, questo pregio può anche trasformarsi in fattore negativo, vista la sua non specializzazione in un determinato ruolo.
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